Export: vola il distretto cartario bene il calzaturiero, al palo l’olio

Segnali di speranza dai dati del centro studi Intesa San Paolo

Calzaturificio (Foto d'archivio)

Calzaturificio (Foto d'archivio)

Lucca, 24 aprile 2015 - Le esportazioni dei distretti industriali toscani chiudono il 2014 con una crescita del 3,2 per cento. La battuta d’arresto subita nel terzo trimestre è stata rapidamente recuperata, aprendo la possibilità di ulteriori progressi nel corso del 2015, grazie alle buone prospettive presenti su molti mercati di sbocco. Particolarmente importante il recupero del distretto delle calzature di Lucca, con un più 0,2 per cento in media d’anno ma con una accelerazione confermata nel quarto trimestre: addirittura più 12,1 per cento. Il 2014 ha visto volare il distretto cartario di Capannori che ha registrato una crescita del 6,3 per cento, riportando le esportazioni su livelli simili a quelli pre-crisi (485 milioni di euro). A giocare a favore delle vendite di carta nel 2014 è stata soprattutto la capacità di aprire nuovi sbocchi, a fronte della forte crisi che ha interessato alcuni mercati tradizionali: la Francia ha registrato un risultato negativo nel 2014 (meno 7 per cento), mentre la Germania ha fatto segnare una debole ripresa (più 3,6 per cento), ma con segnali negativi nell’ultima parte dell’anno. Le maggiori soddisfazioni sono invece arrivate dalla Spagna (più 17,7 per cento), dai Paesi Bassi (più 7,5 per cento) dalla Svizzera (più 21,2 per cento) con un’accelerazione al 54,1 per cento nel quarto trimestre. Il «Monitor dei distretti» della Toscana è stato curato dal Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per la Cassa di risparmio di Pistoia e della Lucchesia. Il terzo distretto lucchese, quello relativo all’olio di Lucca, resta con il segno negativo. In realtà si colloca in una più generale crisi dell’olio toscano che ha perso il 4,6 per cento nel complesso, con risultati particolarmente negativi per le esportazioni in partenza dalla provincia di Firenze (meno 8,4 per cento in media d’anno e un tonfo del 17,9 per cento nel quarto trimestre). Per quanto riguarda il distretto dell’olio di Lucca la perdita si è fermata al meno 0,4 per cento mentre nel quarto trimestre del 2014 si sono raggiunti valori identici allo stesso periodo del 2013, dunque non ci sono state variazioni né in aumento né in diminuzione. Le prospettive appaiono difficili, dato il cattivo andamento della raccolta 2014 per l’olio, causata dalla mosca bianca, ma anche per i danni alle serre subiti nell’ondata di maltempo del marzo scorso. Da evidenziare comunque che il distretto dell’olio di Lucca si pone al primo posto come aumento delle esportazioni fra tutti i distretti toscani verso la russia, con un aumento di circa 3 milioni e mezzo di euro rispetto all’anno 2013.