Evade fisco: la ex si vendica in tribunale

Dimostra che il marito guadagna di più, ma finisce anche lei nei guai

Un intervento dei carabinieri

Un intervento dei carabinieri

Lucca, 22 luglio 2014 - «Lo stipendio del mio ex marito? Ben più alto di quanto vi ha dichiarato. Non ci credete? Ecco le prove. E adesso parliamo dell’assegno di mantenimento...». L’astuta strategia della 47enne davanti al giudice per il divorzio ha stupito tutti ma è costata alla donna comunque una denuncia per sottrazione e soppressione della corrispondenza. I fatti? La storia è assai peculiare e deve essere raccontata. Lui è un noto medico di 50 anni. Lei, la ex moglie, lavora nel suo studio da una vita e sa bene come vanno gli affari. Tutto fila liscio ma poi l’amore finisce e la coppia va in crisi. Così si decide che — per il bene di entrambi — è meglio lasciarsi. E la separazione non è mai indolore. Carte bollate e avvocati. Ma quello che proprio non va giù alla donna è che l’ex marito abbia dichiarato in busta paga assai meno di quanto guadagna realmente. Così anche l’assegno di mantenimento rischia di essere assai più «magro». E allora, che fare? Ecco l’idea. La donna entra nello studio e inizia a fotocopiare documenti e fatture. Poi, come se non bastasse, si assicura due telefoni cellulari dello studio con la posta elettronica e qui «scarica» altri documenti. Una serie di carte che ‘incastrerebbero’ il medico dimostrando che il suo stipendio è assai più «corposo» di quanto dichiarato. A questo punto lui non ci ha visto più. Quindi si è rivolto ai carabinieri (nella foto) di Borgo Giannotti chiedendo giustizia visto che la sua corrispondenza è stata violata e il diritto alla segretezza della corrispondenza è tutelato anche dalla Costituzione. I militari — diretti dal maresciallo Carlo Zingale —, dopo tutte le opportune verifiche, hanno così chiuso le indagini e denunciato la 47enne per sottrazione e soppressione della corrispondenza.