Circo dietro al Duomo: esposto al Ministero o in Procura? La Soprintendenza sta valutando

Circo al Duomo, le prime verifiche confermano: autorizzazioni insufficienti / IL COMMENTO di Remo Santini

Il circo dietro al Duomo

Il circo dietro al Duomo

Lucca, 29 giugno 2015 - Esposto? Oppure una relazione? Qualunque sia la parola giusta, è evidente che la Soprintendenza dovrà inviare un rapporto agli organi competenti. E’ quanto trapela in queste ore dagli uffici di piazza della Magione. Tradotto, potrebbe trattarsi di una relazione al Ministero oppure di un esposto alla Procura della Repubblica. Passata la festa di mercoledì sera, nel tendone da circo di piazzale Arrigoni, restano molti dubbi. I documenti chiesti al Comune dalla Soprintendenza sono arrivati in data 24 e integrati in data 26 giugno, ovvero ieri. A luci ormai spente. Stando sempre alle anticipazioni che filtrano dalla Soprintendenza, l’autorizzazione comunale relativa al suolo pubbliconon esaurisce tutto l’iter autorizzativo: ovvero, la validità autorizzativa del suolo pubblico era subordinata al possesso delle altre autorizzazioni previste dalla legge e al rispetto di alcune condizioni. DUNQUE un’autorizzazione rilasciata «a rischio e pericolo», in mancanza di questi ulteriori titoli autorizzativi. Che non ci sono stati: altrimenti sarebbero stati forniti per tempo. Eppure la richiesta presentata al Comune da parte di It’s Tissue risale all’8 giugno scorso, quindi c’era il tempo almeno per una consultazione tra Comune, Soprintendenza e concessionario degli spazi di suolo pubblico per non arrivare a forzature.

Ormai quanto avvenuto non è modificabile. A cominciare dall’effettivo utilizzo del suolo pubblico. Sono stati rispettati gli spazi autorizzati oppure si è andati oltre, come sembrerebbe emerso da un sopralluogo della Polizia municipale? E l’occupazione del suolo pubblico ha rispettato le condizioni indicate oppure si sono creati pericoli e/o intralci e dunque un danno nei confronti di terzi. La trasmissione della documentazione dal Comune alla Soprintendenza è avvenuta tramite posta elettronica certificata. Ufficialmente negli uffici della Soprintendenza non si rilasciano commenti. Appare evidente che quanto è arrivato per posta certificata non è sufficiente a chiarire i dubbi già sollevati. Forse soltanto lunedì mattina sarà presa una decisione che – obbligatoriamente – è quella di trasmettere gli atti agli organi competenti. Poi la relazione farà il suo corso e potranno esserci effetti per chi non ha rispettato le chiare indicazioni contenute nell’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico. Paolo Mandoli