Mercoledì 24 Aprile 2024

I dipendenti della Provincia in piazza: "I giovani perderanno molti servizi"

I lavoratori di Palazzo Ducale forniscono le cifre dei tagli. Intanto interviene "Per Lucca"

AVANTI TUTTA Il presidio dei dipendenti della Provincia sulla porta del  Palazzo

AVANTI TUTTA Il presidio dei dipendenti della Provincia sulla porta del Palazzo

Lucca, 22 dicembre 2014 - Forniscono numeri precisi. Un modo per fare il punto su quanto fatto dalla Provincia e di quanto, invece, è a rischio con i tagli. Anche ieri, dunque, presidio da mattina a sera dei lavoratori di Palazzo Ducale che «urlano» il loro «no» alla legge di stabilità, «una manovra – dicono – che taglia 3 miliardi in tre anni e che rischia di eliminare i servizi oggi offerti provocando situazioni di dissesto finanziario in quasi tutti gli enti». E dunque i dati. Solo per la scuola la Rsu ricorda come lo scorso anno sia stato speso dalla Provincia oltre 1 milione e mezzo di euro per l’orientamento, i percorsi di istruzione e formazione, i contributi agli studenti per il diritto allo studio, il trasporto scolastico degli alunni disabili nelle scuole superiori, la compartecipazione ai progetti didattici per il sostegno dell’handicap, i progetti educativi zonali, le attività di educazione ambientale nelle scuole. E, visto che il tema dei giovani comunque è legato a filo doppio con quello delle scuole, in molti si chiedono ancora che fine farà l’esperienza del Cantiere giovani sul Brennero.

SECONDO I dipendenti della Provincia, con l’eliminazione dell’Ente ci sarà «meno istruzione pubblica – dicono –, meno manutenzione delle scuole, meno iniziative culturali per i giovani. Chi si occuperà del riscaldamento, dell’energia elettrica, dei lavori ordinari e straordinari nelle scuole superiori? Chi offrirà pari opportunità a tutti i giovani per l’accesso all’istruzione? Dal 1 gennaio questi ed altri servizi non saranno più garantiti». Intanto «Per Lucca e i suoi paesi» ricorda la propria battaglia contro l’abolizione delle province evidenziando che «si sarebbe presto risolta in un bagno di sangue per le città medie e in particolare per la nostra Lucca». «La vaghezza del testo – dicono al movimento politico – lascia supporre che le funzioni di area vasta saranno esercitate in parte da unioni libere di comuni, in parte dalle regioni. Di fatto, mentre media valle del Serchio, Versilia e Garfagnana hanno riorganizzato le unioni di comuni, nella pianura di Lucca il tema non è stato nemmeno affrontato dai sindaci. In queste condizioni il destino degli uffici e dei loro dipendenti è fatalmente alla mercé del governo e della regione, cosa che non lascia presagire nulla di buono. Quasi 250 dipendenti della Provincia, che oggi hanno la loro sede di lavoro a Palazzo Ducale, rischiano di essere trasferiti in altre sedi più o meno lontane da Lucca».