Influenza ‘mutante’, corsa ai vaccini. 'Prevenzione utile per la meningite'

Sono 45mila le dosi ordinate dall’Asl: ecco dove fare l’iniezione

Dall'Asl i consigli per le vaccinazioni

Dall'Asl i consigli per le vaccinazioni

Lucca, 25 ottobre 2016 - Colpirà soprattutto fra i 50 e i 60 anni di età, proviene dalla Libia e alcuni dei suoi nomi saranno anche A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane. Gli stessi che, grazie a piccole mutazioni, potrebbero causarne una maggiore diffusione. È l’identikit del virus influenzale che questo inverno potrebbe inchiodare a letto circa 6 milioni di italiani. L’allarme arriva da Chia Laguna, in Sardegna, dove si è svolto il congresso nazionale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg). La raccomandazione unanime: vaccinarsi per creare una barriera contro il virus che, sulla carta, apparte particolarmente aggressivo. E farlo in anticipo rispetto al picco, stimato fra gennaio e febbario del 2017

Lo stesso invito che l’azienda sanitaria gira ai lucchesi per i quali sono stati ordinati circa 45mila vaccini, solo per il territorio dell’ex Asl 2. In pratica un migliaio in più di quelli arrivati l’anno scorso. Nella campagna di vaccinazione che prenderà il via ufficiale, i primi giorni di novembre saranno impegnati 170 medici di medicina generale. Una «task force» che, se le proiezioni stimate dall’Asl saranno esatte, dovrà fare i conti con più di 40mila iniezioni. Un numero in crescita rispetto all’anno precedente: dal 2009 in poi infatti sono colate a picco le vaccinazioni con 13mila cittadini in meno. Colpa anche dell’«influenzina» di due anni fa che colpì in modalità particolarmente mite in Toscana: su 28 settimane solo in 10 l’incidenza ha superato i 2,36 casi ogni 1000 assistiti, mantenendosi sempre al di sotto dei 6 casi. Poi l’anno scorso l’inversione di tendenza con i vaccini arrivati nel territorio dell’ex Asl 2 a circa il 52% della copertura. E sul fronte prevenzione dalla meningite? «La Regione - spiega Alberto Tomasi, direttore del dipartimento Prevenzione - ha proporgato fino al marzo 2017 la campagna: l’obiettivo è di finire di vaccinare tutti gli under 20 e chi ha fino a 45 anni». La risposta della popolazione c’è stata. «Finora - aggiunge - abbiamo vaccinato l’80% della popolazione sotto i 20 anni. In questo contesto rientra anche l’influenza che può indebolire le difese immunitarie a febbraio e rendere più facile la diffusione primaverile della meningite». Ma allora come fare per vaccinarsi? L’iniezione si può richiedere direttamente al medico di famiglia. 

Ma i vaccini si possono fare anche nel «circuito» di ambulatori dell’anno scorso. Sette i presidi attivi nella Valle: Susie Clark di Bagni di Lucca, centro socio-sanitario di Fornoli, di Fornaci, di Borgo a Mozzano, di Gallicano e di Castelnuovo e Casa della Salute di Piazza al Serchio. Due invece quelli della Piana: uno alla cittadella della salute Campo di Marte e l’altro al centro sanitario di Capannori. Il vaccino viene invece effettuato gratis dal medico curante agli over 65 (i nati nel 1951 potranno farlo anche contro lo pneumococco responsabile della polmonite), bambini oltre i 6 mesi e affetti da malattie croniche come diabete mellito, insufficienza renale cronica, donne nel secondo o terzo mese di gravidanza. Il costo per chi non rientra in queste categorie è inferiore ai 12 euro. Per averlo si deve fare la richiesta in farmacia e poi farselo somminsitrare dal medico di famiglia.