I vaccini dividono anche i lucchesi. E’ scontro tra favorevoli e contrari

Dibattito acceso sul sì o no all’obbligatorietà per accedere a scuola

Vaccini

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Lucca, 17 marzo 2017 -  I VACCINI spaccano in due le famiglie, tra quelle favorevoli all’obbligatorietà e quelle contrarie. Un confronto a distanza che si fa anche molto acceso. L’associazione «Io Vaccino», nata nel 2015 da una pagina Facebook per sostenere la proposta di legge sul pacchetto di vaccini necessari per accedere all’asilo nido e alla scuola, accusa gli anti vaccino di «essere quasi come una setta. Qualunque prova, anche scientifica, che viene portata per dimostrare il contrario delle loro tesi, finisce solo per spostare il paletto, per creare e accampare altre problematiche. Una volta non vanno bene le dosi, una volta è il mercurio, una volta le controindicazioni, poi tocca all’obbligo di vaccinarsi. Su di loro possiamo fare ben poco, ma sugli indecisi stiamo lavorando per migliorare l’informazione. Su Lucca cerchiamo genitori disposti a tutelare coloro che vogliono vaccinare i figli, il tema è molto importante».

L’ATTACCO da parte delle famiglie del gruppo per la libertà di scelta - [email protected] - è frontale sul tema in questione e apre a iniziative concrete. «La proposta di legge Saccardi è inutile e discriminatoria - è la premessa - . La giunta regionale toscana ha approvato, al momento, un disegno di legge regionale denominato ‘Disposizioni in merito alle vaccinazioni per i minori di età’ nella quale si stabilisce come requisito l’aver effettuato quattordici vaccini, tra ‘obbligatori’ e raccomandati per accedere agli asili nido, ai servizi integrativi per la scuola d’infanzia e alle scuole d’infanzia. Apriamo un confronto su questo e lo faremo domenica 26 marzo alle 14.30 alla Casa dei Diritti dei Bambini al baluardo San Paolino, sulle Mura».

RIBADIRE il concetto non è superfluo: «Noi genitori contrari all’obbligo e per la libera scelta vogliamo sottolineare che la nostra posizione non è contro i vaccini, ma contro la possibilità che vengano esclusi i bambini non vaccinati dal poter frequentare i servizi a loro dedicati perché figli di genitori che, nel rispetto della Costituzione, decidono di esercitare il diritto-dovere di informarsi e scegliere responsabilmente il meglio per i loro figli». «Inoltre - spiegano - siamo molto preoccupati delle notizie che arrivano da tutta Italia su quanto sta avvenendo alla categoria dei medici; infatti coloro tra questi che provano ad esprimere opinioni critiche rispetto alla pratica vaccinale così come viene proposta nel nostro paese vengono richiamati e ‘costretti’ a dare spiegazioni sul loro operato fino ad arrivare alla possibilità di essere espulsi dall’ordine se non allineati con la linea ufficiale della categoria che si è espressa a favore dei vaccini».

«E’ IMPROPONIBILE chiedere ad un genitore di sottoporre il proprio figlio ad un atto sanitario - sottolineano i genitori del ‘no obbligo vaccinale’ - che ha indicazioni, controindicazioni e può dar luogo anche a reazioni avverse gravi, per il bene della comunità e/o per proteggere altri individui. Il genitore ha come diritto-dovere quello di scegliere il meglio per la salute del proprio figlio e nessuna legge può obbligarlo a comportamenti di segno contrario salvo dimostrare che vi siano epidemie in corso».

L.S.