Ferie a sbafo nella villa super lusso al mare. La truffa da film va in tribunale

Beffato agente immobiliare. Assegno falso da un milione

Una truffa degna del ‘Rigatino’ di Ugo Tognazzi nel celebre film Amici Miei

Una truffa degna del ‘Rigatino’ di Ugo Tognazzi nel celebre film Amici Miei

Lucca, 20 gennaio 2018 - SI SONO spacciati per intermediari di un facoltoso emiro arabo, interessato ad acquistare per 3 milioni di euro una bella villa sul mare a Marina di Pietrasanta. E con questo banale trucco, semplice ma efficace, sono riusciti a godersi una lussuosa vacanza completamente a scrocco, con tanto di personale di servizio, per tutto il mese di agosto. Poi un bel giorno sono spariti nel nulla, lasciando il proprietario della villa con un palmo di naso. O meglio, con una caparra di un milione di euro rivelatasi però un assegno fasullo su una banca estera.

PROTAGONISTI di questa singolare vicenda, che ricorda un po’ il «rigatino» di «Amici miei», sono tre quarantenni: un lucchese, un piombinese e un romano. La procura, grazie alle minuziose indagini della sezione di pg della guardia di finanza di Lucca scattate dopo la denuncia presentata dal proprietario, è riuscita alla fine a rintracciarli e ne ha chiesto ora il giudizio immediato per truffa. Il processo si aprirà a settembre.

UNA STORIA quasi da film, che vale la pena raccontare. I tre «scrocconi» si presentano nell’agosto 2016 al proprietario di una villa nella zona di Marina di Pietrasanta. Dicono di essere lì per conto di un emiro arabo che vuole acquistare una dimora lussuosa sul mare. Visitano la villa, bella, spaziosa e anche dotata di personale di servizio. Sembra perfetta, spiegano i tre, l’affare si può fare. Ma chiedono la possibilità di soggiornare qualche giorno per «testare» meglio la villa e i suoi servizi in alta stagione. Gli emiri, si sa, sono un po’ esigenti e non vogliono sorprese. In cambio, chiaramente, i tre firmano un preliminare di acquisto e mettono sul tavolo una cospicua caparra: un assegno da un milione di euro su un conto estero, riscuotibile dopo 30 giorni. Il clima è disteso, da amiconi.

IL PROPRIETARIO, ingannato dai loro modi signorili, prende l’assegno a garanzia, felicissimo, e assicura che potranno restare quanto vogliono. La villa normalmente viene affittata in agosto a cifre attorno ai 10mila euro, compresi custode, cuoca e colf, ma ovviamente per loro è tutto gratis in vista dell’imminente contratto di compravendita. Giusto qualche settimana, , spiegano i tre furbacchioni, in attesa che l’emiro venga a perfezionare l’acquisto, alla data stabilita, per una cifra sui 3 milioni di euro.

E COSI’ il lucchese, il piombinese e il romano, protagonisti di questa vicenda semiseria, quasi da barzelletta, trascorrono un mese nella lussosa villa versiliese, dove portano anche amiche e compagne. Feste e bagordi, tutto gratis. Una vacanza con i fiocchi, serviti e riveriti, come si addice a gente di un certo livello. Poi, però, il giochetto rischia di prolungarsi troppo e così i tre spariscono prima dell’appuntamento fissato per perfezionare l’acquisto. Il proprietario, sconcertato, tenta di contattarli, ma l’appuntamento dal notaio viene rinviato un paio di volte. Poi i cellulari restano muti. A quel punto, infuriato, prova ad incassare la caparra, ma dalla banca estera gli rispondono picche. Quell’assegno da un milione era del... signor Bonaventura.