Traffico di rifiuti: scena muta dal gip per tre imprenditori finiti agli arresti

I Del Carlo e Salutini non rispondono. Oggi altri interrogatori

Smaltimento rifiuti

Smaltimento rifiuti

Lucca, 20 settembre 2016 - Scena muta davanti al gip Angelo Pezzuti per i primi tre arrestati nell’ambito dell’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti della Dda fiorentina, comparsi ieri a palazzo di giustizia di Firenze per l’interrogatorio di garanzia. Gli imprenditori lucchesi Felicino Del Carlo, Federico Del Carlo e il pontederese Alessandro Salutini, tutti della «DC Green» di Vicopisano, difesi dall’avvocato Annarosa Francini, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Del resto la difesa intende prendere tempo per esaminare le oltre 10mila pagine del fascicolo d’indagine che contiene numerosi accertamenti tecnici anche complessi. I tre, coinvolti nel filone che riguarda lo smaltimento dei fanghi reflui nei campi agricoli della Toscana, rimangono agli arresti domiciliari, ma del resto non hanno presentato per ora alcuna istanza.    OggiI l’interrogatorio davanti al gip tocca agli indagati delle due cartiere lucchesi, Paolo Luigi Romanini della Lucart e Luisiano Pieretti per l’Industria Cartaria Pieretti, difesi dall’avvocato Lodovica Giorgi, che intendono avvalersi della facoltà di non rispondere, «ritenendo il processo eminentemente tecnico e quindi più opportuno presentare memorie tecniche». Domani sarà invece la volta di Mariano e Martino Fornaciari, titolari della «3F Ecologia», ai domiciliari, difesi dal professor Enrico Marzaduri, e di altri indagati con ruoli minori.   La Procura fiorentina intende chiudere rapidamente il cerchio sulla vicenda, anche sulla scorta dei risultati delle ultime analisi disposte nelle cartiere lucchesi e negli impianti di depurazione dei fanghi, con l’ausilio di Arpat e Corpo Forestale dello Stato. Peraltro il pm Giulio Monferini della Dda Toscana ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame: vuole il carcere per tre indagati che il gip ha invece messo ai domiciliari non ritenendo necessaria la misura massima: Mariano Fornaciari, Felicino Del Carlo e Gianni Pagnin. Una decisione si avrà nei prossimi giorni.   Intanto l’ex sottosegretario all’ambiente Piero Angelini ribadisce che «le responsabilità politiche maggiori, nel nostro territorio, sono delle istituzioni, che non sono riuscite, in tanti anni, a dare soluzioni valide ai problemi dello smaltimento dei rifiuti di un comparto fondamentale per l’economia del nostro territorio, quale quello cartario, neppure quando le aziende del settore hanno tentato di farlo in proprio ( come nel caso della Lucart); e che hanno continuato a dar fiducia, in Toscana, tramite le autorizzazioni a loro concesse, ad aziende di smaltimento molto disinvolte, a cui le industrie cartarie, in assenza di alternative, erano in qualche modo costrette a ricorrere, ma delle quali le istituzioni politiche, che pur le avevano specificamente autorizzate a smaltire, non avevano mai controllato seriamente come, dove e quando esse lo facessero».