Spaccata all’edicola della stazione.«Danni ingenti per pochi spiccioli»

Rubati fondo cassa e gratta&vinci. «Ma solo il vetro rotto costa 1500 euro»

Furto all'edicola della stazione di Lucca

Furto all'edicola della stazione di Lucca

Lucca, 17 dicembre 2017 - Non ci sono telecamere nell’atrio della stazione di Lucca. Nessun «occhio elettronico» controlla il principale scalo ferroviario del capoluogo che di notte, quando lo spazio della biglietteria viene chiuso, diventa terra di nessuno. È stato quindi un gioco da ragazzi, per i ladruncoli che sono entrati in azione intorno all’una della nottata tra venerdì e sabato, rompere la vetrata dell’edicola, arraffare i pochi spiccioli del fondo cassa e qualche gratta&vinci, poi darsela a gambe indisturbati.

«È la seconda volta che succede in pochi mesi – racconta Marco Pedonesi, storico dipendente dell’attività – ma negli ultimi dieci anni i furti sono stati addirittura nove». Il colpo di venerdì è stato ripreso dalla videosorveglianza dell’edicola: «Si vede un uomo con un giacchetto blu, passamontagna e guanti; ha in mano una sorta di spranga di metallo con cui distrugge il vetro». Le riprese sono delle 24.53, quando le porte della stazione dovrebbero essere chiuse. «Probabilmente – spiega un agente della Polfer che osserva la scena e il ‘buco’ della vetrata – erano in due, hanno forzato con degli arnesi da scasso una delle porte scorrevoli e, mentre uno faceva il palo, l’altro è entrato in azione». Il bottino è magro, ben altro peso ha il danno: «Sostituire la vetrata distrutta costerà circa 1.500 euro. Intanto ci siamo organizzati per chiudere l’ingresso in qualche modo con una porta provvisoria di legno». 

Sembra strano che nessuno si sia accorto di niente fino alle 5.30, quando è stato proprio Pedonesi a rendersi conto dell’accaduto: «La stazione è chiusa dalle 23.30 alle 5, i vetri in frantumi arrivavano fino all’atrio eppure fino a che io non sono arrivato la mattina presto per aprire l’edicola nessuno aveva notato quel che era successo». Proprio sulla mancanza di telecamere di sorveglianza, escluse quelle dell’edicola che inquadrano solamente l’ingresso e l’interno dell’attività e quelle che riprendono gli ascensori fuori dal sottopasso, è uno degli argomenti più controversi: «Dopo l’ultimo furto subito, a marzo di quest’anno, mettiamo tutto in cassaforte. Rimangono solo pochi euro in cassa e quelli nelle slot, ma i ladri non hanno nemmeno tentato di forzare le videolottery. Evidentemente avevano fretta, hanno fatto tutto in poco tempo e poi sono scappati. Ma il vero problema è che qui manca completamente la sicurezza». 

Un disagio che percepiscono anche i viaggiatori, spesso accerchiati da loschi figuri senza che gli agenti della polizia ferroviaria possano fare granché per proteggerli. Basti pensare che l’organico della Polfer, in servizio alla stazione di Lucca, è di appena cinque unità che devono coprire i turni dalla mattina presto fin quasi a mezzanotte. Ma i pendolari lamentano anche l’impossibilità, per larga parte della giornata, di utilizzare i bagni pubblici: «Dalle 7 di sera alle 6 di mattina i servizi igienici sono chiusi. Cosa deve fare una persona che ha bisogno del wc?»