Snai, il timore ora diventa certezza: «Niente parere Inps: salta l’incontro»

Corsa contro il tempo: l’auspicio è che sia riconvocato entro Natale

Dipendenti Snai in protesta

Dipendenti Snai in protesta

Lucca, 6 dicembre 2016 - Vince il ‘no’. Salta l’incontro che era previsto per oggi, 6 dicembre, sulla vertenza Snai. È l’ennesimo rinvio di una crisi che è nata esattamente dodici mesi fa e che per il momento non vede la fine del tunnel. Il motivo della mancata riunione che sarà convocata in data da destinarsi, auspicabile comunque entro Natale, risiede nell’assenza del parere della sede nazionale Inps sulla possibilità di estendere in modo omogeneo e uniforme a tutti i comparti di cui fanno parte i dipendenti della joint venture nata dopo la fusione con Cogetech, Cogemat e Azzurro Gaming, vale a dire quello dei metalmeccanici e quello del terziario e servizi e del commercio, le garanzie a tutela dei lavoratori stessi. L’azienda e il Ministero dello Sviluppo Economico avevano richiesto questa certificazione dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Oggi doveva poi proseguire la trattativa, appena abbozzata, sugli ammortizzatori sociali, su una specie di «paracadute» per gli addetti come il contratto di solidarietà nello spirito, più volte ribadito dai sindacati di agire sul monte ore e di lavorare meno ma di farlo tutti, scongiurando, almeno in parte, ai 62 esuberi previsti per Porcari. Dall’altra parte l’impresa che invece spinge per cassa integrazione e mobilità.

«Oggi saremo al Punto di via Boccherini per le votazioni sull’accordo nazionale dei metalmeccanici – commenta Mauro Rossi della Cgil – e ne approfitteremo per fare assemblea e spiegare a tutti il motivo di questa dilazione, anche se stavolta conoscere la posizione Inps su tale questione è fondamentale. Fino a venerdì c’era ancora speranza di poterci incontrare, adesso fisseremo la nuova data». Sfogliando il calendario a ritroso, si intuisce che dopo l’estate di passi in avanti ce ne sono stati davvero pochi. Anzi, la decisione di trasferire la sede da Porcari a Milano non ha agevolato il dialogo tra le parti. Incontri interlocutori a settembre e a ottobre, a novembre dal 10 spostamento al 21, poi al 6, adesso altro punto interrogativo. Nel frattempo chi lavora in questa attività, gran parte donne, trascorrerà le festività imminenti nel segno di una notevole preoccupazione.