Siringhe nel giardino a scuola. Sant’Alessio, genitori in ansia

A raccoglierle sono state una bimba e un’insegnante

Siringhe a terra (foto d'archivio)

Siringhe a terra (foto d'archivio)

Lucca, 19 ottobre 2017 - Quando una delle piccole allieve le si è presentata davanti con un siringa in mano, la maestra ha avuto un sussulto di paura. La bimba, che frequenta la quarta elementare, aveva appena raccolto quella «spada» nel giardino della scuola, a Sant’Alessio. È successo lunedì mattina, mentre i piccoli studenti giocavano nell’area verde della «Cesare Sardi». Un episodio già di per sé preoccupante, che purtroppo non è rimasto nemmeno isolato. Martedì è stata invece un’insegnante a scorgere un’altra siringa vicino alla ringhiera che separa il giardino dell’istituto dai terreni circostanti. Due episodi, a distanza di un giorno l’uno dall’altro, inquietanti. Sistema Ambiente ha immediatamente bonificato l’area ma i genitori dei piccoli studenti non riescono a darsi pace. «Mia figlia – racconta un padre terrorizzato – è tornata a casa dicendo che una bambina si era punta con una siringa. Un’eventualità fortunatamente smentita dalla scuola ma siamo comunque molto preoccupati». Come dargli torto, di fronte al dubbio che qualche tossicodipendente della zona getti i resti dello «sballo» oltre la recinzione di una scuola ogni giorno frequentata da decine e decine di bambini ingenui e indifesi. 

I genitori, però, non hanno intenzione di starsene con le mani in mano ad aspettare di vedere come si evolverà la cosa e si sono già mossi in due direzioni. Innanzitutto hanno segnalato il fenomeno ai carabinieri di Borgo Giannotti, che dal canto loro intensificheranno i controlli nella zona della scuola per capire se effettivamente qualche balordo, per ragioni del tutto incomprensibili, abbia preso l’abitudine a gettare siringhe nel giardino della «Sardi» dopo essersi bucato. L’intenzione è poi quella di chiedere al Comune di installare un sistema di telecamere di videosorveglianza che tengano d’occhio i punti sensibili del perimetro dell’istituto. «Ci rendiamo conto che le telecamere possono avere un costo – sottolineano i genitori – ma nessuna spesa è eccessiva quando di mezzo c’è la sicurezza dei più piccoli».