Serpenti di 5 metri trovati durante sfratto, "Ho rischiato la vita per prenderli"

Gli animali adesso stanno bene, ma non è stato semplice catturarli

Giacomo Cioffi (che ha preso in carico gli animali) e uno dei pitoni Alcide

Giacomo Cioffi (che ha preso in carico gli animali) e uno dei pitoni Alcide

Altopascio, 14 giugno 2017 - Per sfamarli ha dovuto ordinare un carico eccezionale di ratti e conigli. I due pitoni ritrovati durante uno sfratto in via Divisione Alpina Julia, una traversa della Romea, nel centro di Altopascio e consegnati in custodia ad un esperto oltre che venditore di animali, compresi quelli esotici, stanno bene. Anzi, sono affamati. Gli esemplari di taglia più piccola si accontentano di piccoli topi o roditori.

 

Questi, maschio e femmina (che ha già deposto le uova e completato la muta) lunghi circa cinque metri, hanno appetiti particolari: in teoria possono inghiottire un cervo, più prosaicamente a Altopascio si accontenteranno, si fa per dire, di conigli di tre o quattro chilogrammi e grosse pantegane. L’ufficiale giudiziario se li è ritrovati davanti quando ha aperto la porta per certificare la presa di possesso dell’immobile in carico al Tribunale, con l’esecuzione forzata.

All'interno di quell’appartamento all’ultimo piano non c’erano però inquilini umani, ma altri davvero particolari. Erano stati abbandonati in un ripostiglio, ma erano riusciti, chissà come, ad occupare anche le altre stanze. Si è cercato un esperto che sapesse come trattare i rettili, anche di tale grandezza. «Malgrado noi disponiamo di strumenti ad hoc, aste a forma di U che consentono di prendere per la testa l’animale e renderlo innocuo e spostarlo, non è stata facile l’impresa - dichiara Giacomo Cioffi titolare del negozio ‘Il giardino dei tesori’ in via Pertini - , considerate il peso di questi due bestioni di 500 centimetri. Con i miei collaboratori ci siamo buttati addosso a loro per afferrarli. Portarli via, di fronte ad una folla di curiosi che si era radunata, ha avuto le sue brave difficoltà. Abbiamo rischiato la vita».

«Il pericolo? C’è stato - aggiunge - Si tratta di bestie che non sono velenose, si tratta di costrittori, ma con quella forza, così grandi, con i denti ricurvi e aguzzi, ti possono staccare un braccio. Mi ha morso un esemplare di due metri l’anno scorso e il dolore è stato immane. Di questa mole è anomalo tenerli in casa. Adesso - conclude l’esperto commerciante - , li ho in custodia, in affidamento per 15 giorni rimarranno nel mio esercizio commerciale. Ho cercato di sistemarli in sicurezza. Non sarà facile nutrirli. Me li lascerebbero probabilmente, ma non li venderei».