"Sedute spiritiche e messe nere. Anche i giovani sono invischiati"

Don Roberto, esorcista ufficiale della Diocesi: «Fenomeno in crescita»

Un sacerdote esorcista (foto d’archivio)

Un sacerdote esorcista (foto d’archivio)

Lucca, 19 luglio 2017 - Scalpore per la vicenda della sensitiva Francesca Vitali, la medium 55enne di Camaiore ex titolare di un negozio in via Fillungo, arrestata con l’accusa di circonvenzione di incapace e truffa aggravata. Durante sedute spiritiche, sostenendo di parlare con i morti, avrebbe raggirato diverse persone convincendole a donarle ingenti somme di denaro.

«So di questa vicenda solo quello che ho letto sui giornali – commenta don Roberto l’esorcista ufficiale della diocesi di Lucca che esercita il suo servizio in conseguenza del decreto di nomina da parte dell’arcivescovo Castellani – . Ma al di là di questo episodio che potrebbe servire solo per ottenere denaro, secondo me, è solo la punta di un iceberg di fenomeni dell’occulto sempre più vasti».

«Molti, soprattutto giovani si rivolgono a maghi, fattucchiere che sono un po’ l’anticamera delle possessioni diaboliche. Il demonio (molti anche nella Chiesa parlano poco di questo angelo decaduto e ribelle a Dio) ha interesse che sia tenuto nascosto per lavorare indisturbato. Tanti giovanissimi iniziano per scherzo, magari con le sedute spiritiche e le messe nere. Ma poi rimangono invischiati».

L’esorcista è molto cauto perchè il suo ruolo è difficile e fa capire che a volte ha avuto delle noie. Ci chiede anche la cortesia di non scrivere il cognome e anche nel nuovo annuario diocesano compare solo come titolare di una parrocchia. Anche la nostra chiesa locale come tutte, cerca di proteggere il sacerdote che ha il difficile compito, un religioso di vita integerrima e di grande spiritualità. Ma se parli con diversi sacerdoti si sottolinea come anche nella nostra diocesi si pratichi molto lo spiritismo soprattutto per parlare con i defunti e per avere da loro consigli e aiuto.

Ci sono case in cui periodicamente si riuniscono persone che vogliono mettersi in contatto con i loro morti. Poi si celebrano messe nere qualche volta con ostie consacrate ottenute con furti nelle chiese ma anche con abili strattagemmi durante le celebrazioni liturgiche. Si sono verificati in alcune chiese inseguimenti di ladri sacrileghi che durante la comunione avevano nascosto le ostie nelle mani ed erano fuggiti. Qualche tempo fa c’era una specie di mappa di luoghi per i riti satanici, ora invece è preferibile riunirsi in alcune abitazioni private. Ed esiste un calendario secondo le fasi lunari dove si indicano i giorni o le notti in cui è consigliabile celebrare i riti: così sarebbero più efficaci per ottenere danaro, amore, potenza. Molto richieste durante alcuni riti le foto di persone scomparse ottenute con furti a cimiteri.

Quello dell’occulto è un mondo inquietante e in continua evoluzione, avvolto da grande segretezza. Molti ricordano lo scomparso passionista padre Alfredo Pallotta esorcista ufficiale della diocesi nominato dall’arcivescovo monsignor Tommasi. All’inizio degli anni 2000 esercitava il suo ministero nel santuario di S.Gemma, ma poi fu trasferito perché disturbava la quiete del monastero. Era assediato giorno e notte da centinaia di persone che andavano a chiedere consigli, si confessavano, ma molti venivano esorcizzati. Da stanze accanto alla chiesa si udivano provenire urla disumane e il religioso definiva quel luogo un bunker. Padre Alfredo sosteneva che bisognava discernere tra possessioni diaboliche e malattie mentali. «Non bisogna temere – scrive padre Alfredo nel suo libro “Un esorcista si confessa” – perché il Signore ci aiuta. Il demonio si può vincere con la preghiera. Ricordo che il primo esorcismo è la confessione. E poi è molto efficace la recita del Magnificat l’elogio dell’umiltà della Madonna contro il demonio, la superbia di chi ha presunto di essere Dio»