Rapinati due volte in casa e minacciati davanti ai figli, poi i ricatti. Cinque arresti

I carabinieri hanno arrestato due italiani (mandanti) e tre dominicani esecutori delle rapine. Mistero sul movente

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

Lucca, 20 giugno 2017 - Che cosa ci sia dietro è ancora oggetto di indagine, perché la vicenda non è per niente chiara. Quello che è certo è che i carabinieri di Lucca hanno arrestato cinque persone con le pesanti accuse di rapina aggravata e estorsione. Due sono italiani (A.M., uomo di 47 enne, nullafacente, di Montopoli in Valdarno in provincia di Pisa, e F.N., 46 anni, anch'ella di Montopoli, entrambi con precedenti) e sono accusati di essere i mandanti delle rapine poi commesse materialmente da tre dominicano (E.T.G., 34 anni, di Savona, J.A. P. Q., 31 anni, residente a Cairo Montenotte in provincia di Savona, e E.M.M., 33 anni, di Savona).

I due mandanti avevano conosciuto la vittima nella Repubblica Dominicana, anni addietro, dove avevano vissuto per un certo periodo.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri le vittime della banda erano due coniugi di Capannori, con figli ancora minorenni. Nella loro abitazione si era consumata una prima rapina a marzo dell'anno scorso: alcuni individui a volto scoperto, con accento spagnolo, erano entrati nella loro casa e, davanti ai filgi minori della coppia, avevano menato le mani colpendo le vittime con degli schiaffi per poi farsi consegnare 5mila euro. I banditi avevano anche una pistola.

Poi a giugno il bis: in quella occasione i malviventi attesero l'uomo fuori dalla casa, lo costrinsero a rientrare e, con la minaccia di una bottiglia di liquido infiammabile e una mazza, si erano fatti dare altri 6mila euro. "Altrimenti vi bruciamo la casa", avevano detto. Poi la fuga a bordo di una Audi grigia.

Qualche tempo dopo le vittime erano state contattate di nuovo dalla gang, che aveva chiesto dei versamenti su un circuito di money transfer, per un totale di 3mila euro. All'ulteirore richiesta di 5mila euro, le vittime decisero di non pagare più.

Il gip di Lucca Giuseppe Pezzuti ha dunque spiccato cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei mandanti e degli esecutori.