Questura: oltre 18mila gli stranieri che hanno il permesso di soggiorno

L’ufficio immigrazione preso d’assalto si affida anche all’elettronica

Un centro di accoglienza migranti (foto d'archivio)

Un centro di accoglienza migranti (foto d'archivio)

Lucca, 26 ottobre 2016 - Sono ben 18mila i cittadini stranieri regolari che abitano in Lucchesia, muniti quindi di permesso di soggiorno rilasciato dalla questura. Nel giro di un anno in media l’ufficio immigrazione, diretto dal commissario capo Marianna Stio, rilascia oltre seimila permessi. L’ufficio della questura si occupa del rilascio e del rinnovo dei titoli di soggiorno, delle procedure di espulsione dei cittadini irregolari sul territorio nazionale, della ricezione delle richieste di asilo e protezione umanitaria che negli ultimi anni sono notevolmente aumentate in proporzione all’arrivo dei profughi nella nostra provincia.   In media ogni giorno allo sportello dell’ufficio immigrazione per il rinnovo si presentano in 20 per un appuntamento già concordato online. Principalmente marocchini, poi albanesi e cingalesi. Ma molti altri si accalcano davanti alla porta d’ingresso sul lato di via Montanara per le pratiche che riguardano i profughi. A volte sono parecchie decine: una variabile che impegna a fondo il personale, nonostante una buona organizzazione di fondo.    Dal febbraio 2015 è stato infatti avviato all’ufficio immigrazione della questura il «Progetto agenda richieste permesso di soggiorno». Il sistema, consente di fissare on line gli appuntamenti anche per quelle tipologie di soggiorno da richiedere direttamente in Questura e non per il tramite di kit Postale. L’applicazione è accessibile alla questura in caso di primo rilascio, rinnovo, aggiornamento o duplicato del permesso/carta di soggiorno. E’ accessibile anche, per il rinnovo e aggiornamento, a tutti quegli sportelli immigrazione e patronati, già abilitati all’accesso all’area dedicata del sito www.portaleimmigrazione.it.   Pertanto lo straniero, per fissare l’appuntamento per il rinnovo o l’aggiornamento del titolo di soggiorno, può a sua scelta rivolgersi allo sportello accreditato a lui più comodo, e fissare l’appuntamento per la trattazione della pratica in questura. Allo sportello dell’ufficio immigrazione, poi, lo straniero riceve la convocazione per la consegna del titolo di soggiorno. L’elettronica dà una mano, ma l’aumento esponenziale degli arrivi non è facile da arginare