Al pronto soccorso monta la rabbia: "Per un codice giallo anche 8 ore"

Ancora code e disagi tra i pazienti: «Qui mancano perfino le barelle»

Pronto soccorso

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Lucca, 10 gennaio 2016 - Pronto Soccorso del San Luca, (ennesimo) mezzogiorno di fuoco. Non accenna a placarsi l’emergenza all’ospedale cittadino dove, da settimane, le sale d’attesa fanno registrare un costante ‘tutto esaurito’. Già, in certe ore del giorno non c’è spazio nemmeno per uno spillo e i nervi, man mano che il tempo passa, si fanno sempre più tesi. «Con tutti questi numeri non ci capisco nulla, so soltanto che sono qui da stamattina e ancora non mi hanno visitato» sbotta una donna di mezz’età davanti al display che segna codici e attese. Uno schermo che - francamente – non appare di comprensione immediata neanche per un giovane, figurarsi per chi in testa ha qualche capello bianco. 

Non c'è troppa voglia di parlare – è comprensibile - tra i pazienti assiepati in sala d’attesa. Ma il mugugno è generalizzato e basta sedersi per qualche minuto su una sedia della saletta per percepirlo al volo. Il malumore delle persone, che nei giorni scorsi è spesso e volentieri sfociato in aperta protesta, non sfugge agli operatori sanitari. Qualcuno snocciola sottovoce qualche numero che dà la cifra esatta della situazione.

«Come va? Non è semplice. Con l’anno nuovo le cose non sono cambiate. Ci sono sempre soltanto tre medici al lavoro, a volte di notte anche due, a fronte di decine di pazienti in attesa». Qualche esempio? «In questo momento (mancavano pochi minuti alle 13 di ieri ndr) ci sono 14 persone in attesa di essere visitate, 22 aspettano ancora un posto letto. Nelle ultime ventiquattr’ore abbiamo resgistrato ben 194 accessi». Numeri altissimi. 

Certo fa freddo, l’influenza dilaga, c’è una paura piuttosto diffusa legata ai tanti, troppi, casi di meningite registrati nella nostra regione. Ma la sensazione è comunque che qualche accorgimento vada preso. D’altronde se sono pur sempre tantissime ma comunque sia comprensibili in una situazione d’emergenza, le 15 ore di attesa registrate in qualche caso per un codice verde della scorsa settimana, non è tollerabile che la forbice di attesa per la visita di un codice giallo si sia attestata sulle 6-8 ore. 

Abbiamo dato un’occhiata all’interno dei locali del Pronto Soccorso. Intorno all’ora di pranzo c’erano circa dieci persone sistemate su barelle ‘di fortuna’, una accanto all’altra. La fotografia è quella di una situazione senz’emergenza ma è sotto gli occhi di tutti il grande e costante sforzo degli operatori sanitari che, nonostante il caos, dimostrano attenzione e sensibilità nei confronti di tutti i pazienti. Una carezza al bambino, una parola di sostegno all’anziano febbricitante. «E’ innegabile che molte cose vadano riorganizzate - spiega il figlio di un paziente - ma comunque non posso fare altro che ringraziare i medici. Il loro impegno, in una situazione complessa per tutti, è indiscutibile».