Piazze archeologiche, affiorano le strutture della Zecca e un’antica strada

Lavori di riqualificazione in piazza del Collegio, piazza Napoleone e piazza Bernardini

Il cantiere

Il cantiere

Lucca, 15 febbraio 2018 - Procedono i lavori di riqualificazione di piazza del Collegio, piazza Napoleone e piazza Bernardini, promossi dall’amministrazione comunale che ha stanziato la somma complessiva di 543 mila euro per il miglioramento della sicurezza, dell’accessibilità e del decoro urbano. I lavori sono portati avanti dalla Ati Celfa e Gba costruzioni e sono eseguiti con assistenza archeologica a cura delle archeologhe Elisabetta Abela, Serena Cenni e Maila Franceschini, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza ABAP per le Province di Lucca e Massa Carrara, rappresentata dai funzionari archeologi Neva Chiarenza e Giulia Picchi. 

Le operazioni di scavo di queste prime settimane hanno portato alla luce stratificazioni di rilevante interesse storico, scavate e documentate archeologicamente prima della prosecuzione dei lavori. In piazza del Collegio è stato scoperto un lungo tratto di un’antica via lastricata, conservata a circa 80 centimetri di profondità dal piano stradale attuale. Con alcuni approfondimenti d’indagine, in parte ostacolati dalla presenza di sottoservizi precedenti, è stato possibile accertare che l’asse viario, pavimentato con grandi lastre di arenaria, si estendeva in direzione nord-sud, con un’ampiezza superiore ai 2 metri; a lato della strada era presente un piano di malta e polvere di laterizio di colore rosso, trovato ancora in buono stato di conservazione, che pavimentava l’area antistante l’abside e il campanile della Chiesa di San Frediano.  

 

In piazza Napoleone la rimozione del lastricato della strada lungo Palazzo Ducale, ha messo in luce le imponenti strutture murarie della Torre della Zecca, insigne monumento risalente al XIII secolo, demolito agli inizi dell’Ottocento per la realizzazione della Piazza. E’ stata rilevata la facciata della torre, lunga 7 metri con muri perimetrali spessi oltre 1,20 metri, costituiti da un conglomerato tenace di malta e ciottoli: del paramento esterno si conservano due filari regolari di grandi conci di calcare e arenaria disposti su file sfalsate a gradoni. Da una prima analisi delle fonti riferibili all’assetto cinquecentesco dell’area, è possibile identificare l’ambiente interno della torre come “il fonditoio dell’oro. L’ampliamento delle indagini ha consentito di mettere in luce un altro edificio d’età medievale addossato alla torre sul lato meridionale, facente parte anch’esso del complesso della Zecca, dotato di una grande cisterna, originariamente coperta da una volta a botte in mattoni. Malgrado la stratigrafia sia stata intercettata in passato da tubature di vario genere, le strutture messe in luce in questi giorni consentono di completare le informazioni sul monumento, integrando i dati archeologici recuperati nel 2000, in occasione dei lavori di riqualificazione della Piazza Napoleone, che avevano messo in luce la porzione orientale del complesso.  

In piazza Bernardini, sotto il lastricato attuale, è emersa una serie di strutture d’età medievale, riferibili a edifici che si affacciavano sulla strada, demoliti nel 1785 per realizzare la piazza.  Oltre a numerose abitazioni venne abbattuta anche l’antica Chiesa di Santa Maria in Via, risalente all’VIII secolo, così detta perché prospettava il decumano massimo, oggi replicato da Via Santa Croce. 

Questa prima fase di indagine archeologica si sta chiudendo in questi giorni e frattanto i lavori vanno avanti.   In piazza del Collegio si sta terminando la stesura delle tubazioni dei sottoservizi e nei prossimi giorni si procederà alla realizzazione del nuovo tratto di marciapiede in pietra di Matraia lungo il perimetro esterno dell'abside della chiesa di San Frediano. In piazza Napoleone fra domani (venerdì 16 febbraio) e lunedì 19 febbraio sarà stesa la prima parte del massetto in calcestruzzo per poi andare a riposizionare il lastricato. In piazza Bernardini si procederà a breve alla stesura delle condutture dei sottoservizi.