Da garzone di Cipollini a top manager. "In Australia ho trovato la felicità"

Il lungo viaggio di Nicola Nizzi: "Vita stravolta in quattro anni"

Nicola Nizzi (a sinistra) premiato alla Milano-Sanremo insieme al compaesano Davide Bianchi (a destra)

Nicola Nizzi (a sinistra) premiato alla Milano-Sanremo insieme al compaesano Davide Bianchi (a destra)

Borgo a Mozzano (Lucca), 20 giugno 2017 - Dalle strade, lunghe e larghe, del West Australian alle strade un po’ più anguste, ma su un percorso antico e bellissimo, che ha fatto la storia del ciclismo. Sul tragitto di ben 294 Km, Nicola Nizzi, 33 anni, arrivato da Perth per far visita ai genitori a Gioviano, comune di Borgo a Mozzano, ha sfiorato l’impresa giungendo quarto al traguardo della Milano-Sanremo per amatori, manifestazione alla quale hanno preso parte oltre mille ciclisti provenienti da tutta Europa. Ma il suo compaesano Davide Bianchi, che corre per i "Diavoli Rossi" di Borgo a Mozzano, ha fatto ancora meglio arrivando secondo, battuto nella volata finale da un atleta belga.

La storia di Nicola Nizzi è singolare ma allo stesso tempo comune a numerosi giovani italiani che lasciano il Belpaese per andare a cercare fortuna in Australia. Inizia da Sidney dove Nicola è sbarcato nel settembre del 2013 insieme alla fidanzata Martina Balducci. Qui i due giovani hanno trovato ben presto lavoro in una fattoria, prima tappa obbligata. "Abbiamo lavorato per nove mesi in un oliveto – ci racconta Nicola – di proprietà di un garfagnino, come addetti all’impianto di irrigazione. La paga era buona, ottima rispetto alle nostre in Italia, arrivando a guadagnare a testa circa 1.200 dollari a settimana, lavorando da 10 a 12 ore al giorno. Metà salario ce lo pagava lo Stato, perché in Australia il governo considera il contadino un guardiano della natura, indispensabile per la cura del territorio".

I due giovani vogliono provare altre esperienze, lasciano Sideny e partono per il West Australia, dall’altra parte dello sconfinato Paese dei canguri. Si fermano a Perth e qui Nicola, mettendo a frutto le sue doti di meccanico di biciclette, mestiere imparato lavorando a Lucca come garzone nella laboratorio di Roberto Lencioni, detto «Carube», meccanico di Cipollini, riesce a farsi assumere al «Byciclette Centre» dove, dopo pochi anni di gavetta, diventa manager del settore sportivo.

A livello "professional" partecipa anche alle gare di ciclismo con buon successo. La sua fidanzata, intanto, ha trovato impiego in un grande hotel della città. Adesso Nicola e Martina hanno uno «sponsor» sicuro e entro pochi anni potranno ottenere la cittadinanza australiana.

"Siamo molto felici qui a Perth – racconta Nicola – dove ci sono tantissimi italiani. Amiamo l’Italia, ma l’Australia ci ha dato tanto e non è stato nemmeno difficile trovare lavoro e integrarci. Qui c’è una mentalità aperta, moderna, se hai voglia di fare le opportunità non mancano e si guadagna abbastanza per vivere bene".

Marco Nicoli