Ancora multe a raffica ai residenti: "Ignorata l'ordinanza per il centro"

Continuano le proteste dei residenti. E c'è chi invoca le dimissioni dell'assessore Raspini

Vigili in azione

Vigili in azione

Lucca, 24 ottobre 2016 - A testa bassa. A tutte le ore. Del giorno e della notte. E i residenti, alle prese con i posti auto letteralmente volatilizzati per tre settimane minimo a causa dei Comics, sono su tutte le furie. Non conosce sosta il vero e proprio tour de force della Polizia municipale che sta affibbiando multe a tutte le ore per le macchine fuori dagli stalli gialli. Questo nonostante un’ordinanza, forse sepolta in qualche ufficio, che imporrebbe di multare le auto dei residenti muniti di regolare permesso solo nel caso che siano di intralcio.

Dell’ordinanza, dell’amministrazione Favilla, pare si siano perse le tracce. E dopo i blitz alle sette del mattino, quelli alle una di notte, ecco che sabato sera i vigili urbani, taccuino alla mano, hanno colpito poco prima della mezzanotte in piazza della Magione e altre zone.

In molti sostengono che ormai, in mezzo a parecchi e irrisolti problemi, dalla presenza di accattoni ai camioncini che sfrecciano in centro per finire con gli atti di maleducazione, la sosta dei residenti sia diventata una priorità. Con evidente beneficio delle casse comunali, nonostante le molte smentite. Tanti i lettori infuriati che stanno continuando a chiamare o a scrivere. Come Gino Cerboncini, che a giugno aveva scritto in Comune senza ottenere risposte e che sottolinea come errare sia umano, perseverare diabolico e chiede le dimissioni dell’assessore Raspini.

«Leggo con piacere le critiche rivolte all’amministrazione nella persona dell’assessore Raspini – scrive – a riguardo delle multe ai residenti in particolari situazioni e momenti temporali. Ritengo che le deleghe che gli sono state affidate forse non sono il suo mestiere nonostante i corsi e i master conseguiti, pensavo che bastasse il caos confusionale con impegno economico (per la popolazione) creato con Sistema Ambiente, ma mi sbagliavo».

«Credo che l’ordinanza 17 del 07/02/2012 sia il massimo del concedere ma non dare: chi decide? In occasione di manifestazioni che producono sacrifici aggiuntivi per la popolazione – continua – non si cerca di mitigarli il più possibile, anche per renderla sempre più parte di essa, ma anzi si creano problemi su problemi rendendola rifiutata a prescindere. Errare è umano ma perseverare diabolico e senza ulteriori polemiche o descrizione di anomalie popolarmente condivise, mi associo alla richiesta di dimissioni dell’assessore e un scusate anche da parte del sindaco che in ogni caso risulta almeno corresponsabile».