"Accoglienza migranti, Lucca ha fatto la sua parte. Così facciano tutti i comuni"

L'assessore Sichi analizza i numeri e chiede che Lucca sia oggetto di "attenzione e alleggerimento della pressione"

L'assessore Sichi (foto Alcide)

L'assessore Sichi (foto Alcide)

Lucca, 27 ottobre 2016 - Numeri, che in quanto tali sono 'freddi', ma che raccontano un impegno profuso dalla città che ora deve necessariamente essere oggetto di "attenzione e alleggerimento della pressione". I numeri sono quelli dell'accoglienza (sono circa 400 i profughi ospitati da Lucca, contro i 230 che, stando ai calcoli, dovrebbe accogliere), mentre le parole sono dell'assessore Antonio Sichi. «Mi rendo conto che si tratta di numeri freddi, dietro i quali, vorrei ribadirlo, ci sono storie di persone che vanno rispettate. Questi numeri, tuttavia, per Lucca raccontano la storia di un'accoglienza portata avanti con spirito solidale e impegno - prosegue Sichi -, ma evidenziano al contempo con forza che Lucca allo stato attuale deve essere oggetto di attenzione e di alleggerimento della pressione».

Ricordando che «la cosiddetta emergenza-profughi non è più un'emergenza», perché continuerà e sarà necessario uno sforzo anche dall'Europa «per uscire dall'ottica dell'emergenza ed entrare in una visione e gestione del fenomeno a più lungo termine», l'assessore sottolinea che agli amministratori locali spetta il compito di garantire e difendere «quel delicato equilibrio del nostro territorio senza il quale non si potrà più dare accoglienza». «Perché non ci siano altre Goro e Gorino non possiamo infatti limitarci ad appellarci al senso di umanità dei cittadini», conclude Sichi chiedendo che «tutti i comuni diano risposte in termini di accoglienza», ma anche che «si avvii un alleggerimento di quei comuni che hanno dato fin qui il proprio contributo. Lucca è uno di questi».