Vendesi banchi del mercato: fuggi fuggi in vista del trasloco

"L'ho quasi regalato: l'area delle Tagliate sarà un'ecatombe"

Mercato

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Lucca, 26 novembre 2016 - Ora puoi comprarti non solo la merce ma anche direttamente tutto il banco del mercato storico cittadino di via Bacchettoni. Nella vetrina delle occasioni ci sono infatti anche diversi banchi della fiera ambulante. Come topi che fuggono dalla nave annusando aria di imminente inabissamento. Il fuggi- fuggi, in vista del temuto trasloco nell’areaTagliate– presagito da quasi tutti i 120 operatori come la bara del commercio ambulante lucchese – è in atto. «Ho venduto il banco. Anzi, per essere precisi, l’ho praticamente regalato – fa sapere un operatore di lungo corso che preferisce mantenere l’anonimato –. Ho un’altra attività, per fortuna, posso sopravvivere. D’altra parte se le cose andavano già male i nostri amministratori presto riusciranno a farle andare peggio. L’area delle Tagliate, accanto agli extracomunitari, segnerà la fine di un mercato ambulante che ha fatto la storia stessa della città, e viceversa. Ci condannano a fine certa e neanche indolore. 120 famiglie. Si dovrebbero vergognare».

Non è l’unico caso. Ci sono altri operatori che stanno tentando di dare via il banco che per una vita gli ha permesso di tirare avanti, tra mille difficoltà e il disagio di essere in prima linea dall’alba del mattino, senza curarsi di meteo e malattie. Un lavoro duro, per il quale oggi per qualcuno non vale più la pena di adoperarsi. I 120 operatori saranno convocati mercoledì prossimo per l’assegnazione del posto nel piazzale Don Baroni, area Tagliate. Il Comune intenderebbe fissare una data per il trasloco dopo le festività natalizie. A quel punto dovrà cambiare almeno l’incipit di quelle poche righe dedicate al mercato ambulante pubblicate sul proprio sito ufficiale: «Il mercato ambulante si trova in via dei Bacchettoni ogni mercoledì e sabato dalle 8 alle 13. Rappresenta uno spazio di grande importanza per i cittadini lucchesi che possono lì acquistare sia prodotti di artigianato che beni di prima necessità a prezzi convenienti». Sarà ancora così