Non c'è più religione: matrimoni in chiesa, mai così pochi

Ci sono intere comunità in cui da mesi non si celebra alcuna cerimonia nuziale

l matrimonio tra Ivano (Carlo Verdone) e Jessica (Claudia Gerini) nel cult «Viaggi di nozze»

l matrimonio tra Ivano (Carlo Verdone) e Jessica (Claudia Gerini) nel cult «Viaggi di nozze»

Lucca, 12 novembre 2017 - Un calo continuo. C’è chi dice inesorabile e figlio dei tempi. Sicuramente molto marcato. I matrimoni in chiesa continuano a diminuire. Nel solo centro storico di Lucca, ormai una parrocchia unica che conta oltre 7000 anime, quest’anno sono stati appena una quindicina. E altrettanti sono prevedibili il prossimo anno, visto che il numero delle coppie che stanno frequentando dentro le Mura il corso preparatorio è il medesimo. Praticamente un matrimonio al mese o poco più: un darto che parla chiaro.

TRA LE CHIESE più utilizzate dalle coppie per pronunciare il fatidico «sì» davanti all’altare ci sono quelle di San Michele e San Frediano, ma qualche cerimonia è stata tenuta anche nelle altre principali chiese del centro storico. Fuori dall’arborato cerchio non va comunque meglio e la tendenza è più o meno la stessa: questo 2017 registrerà circa un’ottantina di matrimoni canonici, con alcune parrocchie che si fermeranno addirittura a quota zero e altre poco più in alto. Un quadro amaro.

IN TUTTO il territorio di competenza della Arcidiocesi di Lucca, che non riproduce fedelmente il territorio provinciale, rimanendo escluse Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza, Barga e Montecarlo, e che ingloba invece alcune frazione del comune di Pescia, si arriveranno a contare circa 240 unioni religiose nell’anno in corso. Del resto, la tendenza al calo è ormai consolidata. Ogni anno l’arretramento è di circa 30-40 matrimoni e niente, in questi tempi di contrazione del numero di credenti, pare riuscire ad arrestare il calo.

SONO ormai lontani i tempi in cui si registrarono quasi mille celebrazioni, come accadeva ad inizio millennio, poco più di quindici anni fa. Un dato influenzato peraltro anche da quella che fu una sorta di moda, ovvero sposarsi nel primo anno del terzo millennio facendo... cifra tonda. Quasi a mettere un sigillo della storia alla propria unione. All’epoca faceva tendenza.

DA ALLORA, però, la discesa non è stata più arrestata. Malinconicamente. Avanti di questo passo e i sacerdoti del centro storico rischiano di rimanere quasi «disoccupati», di sicuro con più funerali che matrimoni da celebrare ogni anno nelle chiese, che conservano intatto il loro fascino e il loro significato storico ma che inesorabilmente smettono di essere il fulcro della vita quotidiana della comunità lucchese.