Lui è morto tre ore prima di lei. Svolta nella duplice tragedia

Forse un malore, poi la moglie ha deciso di farla finita. Oggi l'autopsia

Proseguono le indagini

Proseguono le indagini

Lucca, 27 febbraio 2017 - Forse c’è una svolta nel «giallo» dei due ristoratori trovati morti nella tarda mattinata di sabato nel loro letto, al quarto piano di un palazzo al civico 63 di via Mordini: Giuseppe Sartini, 69enne originario di Calci, e la moglie Giuliana Nardini, 60enne barghigiana, titolari dell’«Antico Sigillo» in via degli Angeli. Secondo i primi riscontri del medico legale Diana Bonuccelli, incaricato dal pm Elena Leone, il marito sarebbe infatti morto circa tre ore prima della moglie. Un’ipotesi legata al momento alla diversa temperatura corporea riscontrata nel primo esame esterno. Giuseppe potrebbe essere morto d’infarto tre ore prima di Giuliana, verso le 4 del mattino. Lei potrebbe essersi accorta di questo al risveglio, decidendo a quel punto di farla finita, sopraffatta dal dolore e dall’angoscia, anche per le proprie delicate condizioni di salute. E avrebbe così deciso di portare con sé nell’ultimo viaggio anche il cagnolino maltese «Meghi», che considerava come un figlio. A suffragare questa ricostruzione ci sarebbe anche il diverso abbigliamento della coppia: lui era in pigiama, lei indossava una felpa e pantaloni di una tuta. Si tratta di un’ipotesi almeno in apparenza alternativa a quella dell’omicidio-suicidio e a quella del suicidio contemporaneo di coppia. Ma solo le autopsie che verranno eseguite oggi pomeriggio dal medico legale potranno chiarire almeno in parte i dubbi. In realtà il semplice dato della diversa temperatura corporea non esclude affatto l’ipotesi che entrambi abbiano assunto massicce dosi di sonnifero in contemporanea. Una diversa reazione soggettiva ed eventuali patologie cardiache potrebbero aver fatto morire prima lui della moglie. Saranno comunque indispensabili anche gli esami tossicologici per dare risposte certe e chiarire cosa sia davvero accaduto. Un atto doveroso, quello dell’inchiesta, per definire tutti i contorni di una duplice tragedia nella quale emergono soltanto dolore e solitudine umana. Sempre per fornire tutti gli elementi utili a chiarire il «giallo», è stato incaricato un medico veterinario di effettuare l’autopsia anche sul cagnolino. Si dovrà stabilire cosa ha ucciso l’animale. I carabinieri hanno intanto sigillato l’appartamento. Si dovra’ ora attendere la conclusione degli accertamenti necroscopici, prima che venga dato dalla Procura il nullaosta ai funerali della coppia.