Ladri appostati in giardino. Coppietta li mette in fuga

Colpo sventato da due giovani. Altre villette razziate

Notte di paura

Notte di paura

Lucca, 11 novembre 2017 -  DOPO aver divelto una finestra si sono diretti con sicurezza in camera da letto dove hanno scassinato una vetrina adibita a piccola cassaforte, impadronendosi dei gioielli custoditi all’interno, salvo poi fuggire senza toccare altro all’interno dell’abitazione di via Sette Fratelli Cervi, immediata periferia di Altopascio.

UN COLPO evidentemente mirato. I malviventi forse sapevano che i titolari non erano presenti, così è scattato il blitz. Il bottino appare cospicuo tra collane, bracciali d’oro e molto altro. La stima deve essere completata ma si ragiona nell’ordine di alcune migliaia di euro.

RAID di furti in diverse aree della cittadina del Tau giovedì sera intorno all’ora di cena. I soliti ignoti hanno colpito anche in via Roma, in una villetta non distante da quella di via Sette Fratelli Cervi. In questo caso trafugato un cofanetto contenente orecchini, anelli, spille. Anche in questa circostanza l’appartamento era disabitato al momento dell’irruzione criminosa. Tentativo fallito, al contrario, in via dei Vincenti. La gang si era nascosta tra i cespugli di una siepe, in un quartiere residenziale. Protetti dall’oscurità, i ladri attendevano il momento propizio per entrare in azione. Due giovani però hanno notato strani movimenti di persone vestite di scuro che si stavano aggirando in giardino. Pensando legittimamente a loschi traffici, hanno avvertito le forze dell’ordine. I militari dell’Arma della vicina stazione di Altopascio sono arrivati sul posto in pochi attimi, i malviventi però avevano capito che si stava mettendo male per loro ed erano già uccel di bosco.

DOPO Capannori, sembra che nella Piana ci sia adesso Altopascio nel mirino dei criminali. I cittadini non percepiscono sicurezza, la gente è esasperata: «Leggiamo i report del Watch dog – affermano i residenti – ma scovare chi ha l’auto con assicurazione scaduta o senza revisione non basta».