Referendum Kme, è l'ora delle decisioni: tensione alle stelle

Giovedì 20 i lavoratori andranno al voto. E i sindacati continuano ad essere divisi sulle scelte

Lo stabilimento Kme di Fornaci di Barga (foto Borghesi)

Lo stabilimento Kme di Fornaci di Barga (foto Borghesi)

Fornaci di Barga (LuccA), 19 ottobre 2016 - L’ipotesi di accordo sulla gestione degli esuberi Kme siglato dai sindacati Fim e Uilm e invece rigettato da Fiom, prima del referendum in cui dovranno dire laloro i lavoratori, è stato oggetto ieri delle assemblee dei lavoratori di Kme Fornaci. Due si sono svolte nel pomeriggio e la terza questa sera. In quelle già avvenute comunque, i lavoratori hanno ascoltato le ragioni delle segreterie provinciali dei tre sindacati: le ragioni per le quali per Fim e Uilm, rappresentate dai segretari Narcisa Pellegrini e Giacomo Saisi, l’ipotesi deve essere approvata con il ‘sì’ al referendum. Le ragioni del ‘no’ sostenuto anche oggi dal segretario provinciale della Fiom, Mauro Rossi. Anche ieri non sono mancati momenti di contestazione da parte di alcuni lavoratori che tra le altre cose non capiscono i perché di una divisione così drastica tra le sigle sindacali, divisione che non si era mai registrata a livello aziendale.

Pur in modo minore ci sono stati anche attacchi alla Fiom per la sua contrarietà a portare avanti l’accordo nei termini in cui è stato siglato. Certo è che la divisione attuale e le posizione ormai in contrasto tra le sigle sindacali, dividono anche le opinioni dei lavoratori come dimostra il messaggio inviatoci da un lavoratore di Kme Fornaci aderente alla Fiom che difende il proprio sindacato: «Che ci siano altre sigle sindacali che attaccano la Fiom su questa vicenda mi lascia tanta amarezza – scrive –. Non giova a nessuno dividersi adesso. Vorrei dunque esprimere la mia solidarietà alla segreteria, ai delegati Fiom in Kme». A livello sindacale ieri è anche arrivato anche il comunicato che riassume l’invito a votare sì al referendum che ai lavoratori ha rivolto durante le assemblee dal segretario Uilm Giacomo Saisi che in parte riprende anche il discorso delle diverse posizioni dei sindacati: «Noi della Uilm chiederemo ai lavoratori di votare ‘sì’. Crediamo che ogni organizzazione sindacale abbia la libertà di agire secondo le proprie idee pensando di tutelare i lavoratori nel miglior modo che ritenga opportuno. Noi lo facciamo prima di tutto ascoltando i lavoratori e rispettando il mandato avuto nelle assemblee che si sono tenute durante la trattativa». L’approvazione è ora legata al referendum. Si dovrà aspettare però fino a domani. Per oggi infatti Fiom ha richiesto la convocazione di nuove assemblee per confrontarsi direttamente, senza altri interlocutori, con i propri simpatizzanti e iscritti e rilanciare le ragioni del ‘no’ all’ipotesi di accordo. Dunque i referendum si terranno giovedì presso i tornelli dello stabilimento all’entrata e all’uscita di ogni turno.