Kme-sindacati, altro summit fiume: accordo esuberi, arriva la firma

Ok sofferto, ma l'ultima parola sarà dei lavoratori: il 19 si va al voto

Tour istituzionale nello stabilimento Kme di Fornaci di Barga (foto Borghesi)

Tour istituzionale nello stabilimento Kme di Fornaci di Barga (foto Borghesi)

Fornaci di Barga (Lucca), 14 ottobre 2016 - La firma c’è. L’accordo per la gestione del programma formativo e degli esuberi è stato alla fine siglato tra Kme e sindacati. Una firma che chiude un periodo tormentato avvenuta ieri pomeriggio, allo stabilimento di Fornaci di Barga dove si sono incontrati la direzione dello stabilimento, con le Rappresentanze sindacali unitarie dello stabilimento di Fornaci e le organizzazioni provinciali Fim-Cisl e UilmUil. Le principali novità emerse dall’accordo sono intanto la riduzione dei numeri previsti per l’avvio dei percorsi formativi e l’impiego in mansioni e lavori esterni alla Kme. L’assegnazione delle nuove mansioni, che riguarda 150 persone di Kme Italy, verrà attuata sottraendo le uscite che ci sono state questi mesi per la mobilità volontaria (20 per Kme Italy) ma anche terrà conto delle internalizzazioni di attività che potranno essere realizzate all’interno dello stabilimento.

Tutti questi numeri saranno discussi però più avanti anche alla luce delle potenziali ulteriori uscite per mobilità. L’assegnazione delle nuove mansioni durante il periodo dell’accordo (fino a settembre 2018) potrà riguardare attività direttamente correlate a quelle svolte dall’azienda e non. La prima opportunità di assegnare tali mansioni si inserisce nel Progetto «Social Valley». Durante il percorso di formazione, nonché durante lo svolgimento della mansione, il dipendente manterrà il contratto di lavoro con la Kme; svolgerà la prestazione lavorativa richiesta presso i siti operativi del «progetto Social Valley» della montagna pistoiese. Per la parte residua del tempo, nel rispetto dei massimali di riduzione di orario previsti dalla norma (70%), si ricorrerà alla solidarietà. Beneficerà del premio di risultato qualora un premio di risultato venga raggiunto in fabbrica dagli altri lavoratori. Anche il trasporto da e per il luogo di lavoro sarà gratuito e rientrerà nell’orario di lavoro.

Da adesso e fino a settembre 2018, le iniziative previste hanno l’obbiettivo di assorbire una parte del personale destinato, mentre coloro che non troveranno collocazione definitiva, torneranno in fabbrica nel loro precedente ruolo. Se persisteranno gli esuberi strutturali, questi saranno gestiti nella loro globalità con gli strumenti che allora saranno disponibili, senza differenza alcuna fra coloro rimasti nel ciclo produttivo e coloro che avranno avuto l’opportunità di un ricollocamento in esterno. In previsione della prossima procedura di mobilità, che prevede uscite dal 15 novembre e dal 15 dicembre, l’azienda riconoscerà a coloro che aderiranno al criterio della non opposizione al licenziamento, un incentivo all’esodo di 20mila euro netti, ridotto delle retribuzioni nette percepite dal primo ottobre fino alla data di uscita. Questo accordo rimane ipotesi fino alla approvazione delle assemblee dei lavoratori e del referendum, rispettivamente il 18 e 19 ottobre.