Inferno di fuoco davanti alla porta di casa: «Mi sono difeso con l’irrigatore»

Emergenza incendi, paura per un abitante di Altopascio. I vigili del fuoco hanno evitato il peggio

I vigili del fuoco in azione

I vigili del fuoco in azione

Montecarlo (Lucca), 3 agosto 2017 - Una struttura in lamiera costituita in gran parte di materiale ferroso si è rivelata fondamentale per arrestare le fiamme che altrimenti avrebbero divampato nel giardino di un’abitazione, a pochissimi metri di distanza. Momenti di tensione e di paura ieri pomeriggio per un vasto incendio che si è sviluppato sul territorio di Montecarlo, in via Fornello, vicino la frazione di San Salvatore ma che poi, complice le temperature da altoforno e il vento, si è velocemente indirizzato anche oltre il confine con il territorio comunale di Altopascio, in località La Piaggia, poco oltre l’abitato di Marginone, a breve distanza dalla ferrovia.

E paradossalmente il pericolo si è manifestato proprio a distanza da dove il focolaio si è generato e propagato. Un agriturismo sulla collinetta e l’abitazione del signor Antonio Trapani si sono trovate il rogo a tu per tu. «Ho imbracciato l’irrigatore e con l’acqua a manetta ho cercato di difendere la mia proprietà – racconta Trapani che abita all’inizio di stradina sterrata, una traversa della provinciale Mammianese, nella cittadina del Tau –. Per fortuna sono arrivati i pompieri ad aiutarmi con la serra che confina con il mio giardino che ha arginato e stoppato l’avanzata dell’inferno. La stessa preoccupazione l’abbiamo avuta quando sono bruciati un paio di campi adiacenti tempo fa».

Per fortuna l’anello di fuoco è stato circoscritto e domato, non si è resa necessaria alcuna evacuazione, ma è stata una eventualità sfiorata. Distrutti ettari di bosco sul versante montecarlese, su quello altopascese in fumo prati e olivi. «Saranno gli organi preposti a stabilire la dinamica e la causa di questo disastro – argomenta il sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi, il quale ha seguito in prima persona per tutto il pomeriggio l’evolversi della situazione «visto che ci sono voci, da prendere come tali in questo momento – aggiunge il primo cittadino – di persone che avrebbero, il condizionale è d’obbligo, acceso un fuoco. Manovra azzardatissima, se confermata, con 42 gradi, 50 percepiti e siccità assoluta». Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri, i volontari della Vab, la Protezione civile, l’elicottero dell’antincendio.