Il ritorno del morbillo: più di 4 casi al mese solo in città

Vaccini, papilloma anche per i maschi. Il filo diretto con il pediatra Raffaele Domenici

Domenici

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Lucca, 13 luglio 2017 - In quattro mesi, da gennaio a fine aprile scorsi, ci sono stati ben 18 casi di morbillo a Lucca, intesa come territorio della ex Asl 2. Adulti e bambini ricoverati al San Luca, anche recentemente. Un trend in preoccupante aumento per un «ritorno» a cui ha aperto il varco il calo di vaccinazioni. Mentre il dibattito imperversa tra favorevoli e contrari all’obbligo vaccinale, il dottor Raffaele Domenici, direttore dell’area materno infantile dell’Asl Toscana Nord Ovest, fa chiarezza rispondendo alle domande arrivate durante il filo diretto con i nostri lettori, ieri mattina.   Molte, data l’attualità dell’argomento, vertevano proprio sul tema vaccini. «In un mondo ideale anch’io vorrei non ci fosse obbligo, ma solo informazione chiara e scientifica – premette, rispondendo alla signora Ilva Galletti e anche alla signora Antonietta – Il problema è che i vaccini scontano il proprio successo. Il fatto che certe malattie siano in tutto o in buona parte debellate porta qualcuno a credere di poterne fare a meno. E’ un errore».   «Ricordiamoci – sottolinea Domenici – che si raggiunge l’immunità di gregge con il 95% dei vaccinati, che a quel punto ’proteggono’ anche quel cinque per cento che magari non si può vaccinare per età o per problemi di salute. Il morbillo può portare all’encefalite. Ho amici che ancora portano le gravi conseguenze della polio. Invito a riflettere. E torno a sottolineare che il parallelo vaccino-autismo è stato dichiarato ufficialmente una falsità».  La signora Maria Grazia comprende i motivi di fondo delle nuove disposizioni ma vuole sentirsi «libera» di scegliere, anche per il sospetto che alcune decisioni politiche siano dettate da speculazioni.  «Le aziende farmaceutiche guadagnerebbero di più curando che prevenendo le malattie – spiega il dottor Domenici – I vaccini sono stati migliorati. Difficile non incontrare rischi in tutto quello che facciamo, ma l’informazione scientifica dà l’esatta percezione di quanto è importante proteggersi».    L’APPELLO arriva nel giorno stesso in cui viene diffusa la notizia che la bambina di 16 mesi morta a Roma alcuni giorni fa, era positiva al morbillo. Oltre alle malattie «classiche», non c’è da sottovalutare neanche gli evergreen, come il tetano, insidioso perchè sopravvive nelle spore del terreno, e anche le «novità» come il papilloma virus ora consigliato anche ai maschi. «Si propone dopo i 12 anni di età – spiega il primario – e protegge da malattie ai genitali esterni, e quindi da eventuali tumori o infezioni gravi, che si verificano non raramente anche negli uomini».