Il canile abusivo della razza "di lusso" scoperto dai carabinieri forestali

Struttura sequestrata e animali salvati

Uno dei cani salvati

Uno dei cani salvati

Lucca, 10 marzo 2017 - I latrati dei cuccioli si sentivano da lontano, ma il recinto isolato in mezzo alla campagna di Lucca, non attirava l’attenzione più di tanto. Dietro una rete fatiscente, coperti a malapena con lamiere, tavole o altri materiali di fortuna, chi si avvicinava veniva accolto dall’abbaio furioso di cani da guardia che custodivano, ironia della sorte, un canile clandestino dove venivano allevati cani di una razza pregiata, venduti poi al nero e senza alcun rispetto della normativa in materia. I Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo del Gruppo di Lucca, allertati dai militari del Comando Stazione dei Carabinieri di San Concordio, si sono trovati, quando sono entrati all’interno della recinzione, circondati da ben trenta cani, di cui diciotto cuccioli pronti per la vendita, tutti ammassati in box di misure inadeguati e non idonei a garantire condizioni igienico sanitarie soddisfacenti, privi di apparati di canalizzazione e smaltimento dei liquami, che erano ammassati in un angolo.

Uno degli animali salvati
Uno degli animali salvati

La razza degli animali, American Staffordshire terrier, era pregiata e gli animali, la cui vendita veniva anche pubblicizzata su internet, fornivano un cospicuo reddito alle persone che gestivano il canile abusivo. Gran parte degli animali presente è risultata non essere iscritta al registro canino e non avere il microchip obbligatorio; nonostante ciò ai compratori veniva fornito il pedigree del cane, che invece può essere emesso solo in presenza dei requisiti sopra citati.

Per questo reato, e per accertare la destinazione dei cani già venduti, sono tutt’ora in corso accertamenti. In ogni caso i gestori del canile sono stati sanzionati per una serie di violazioni amministrative. Inoltre è stato prescritto ai responsabili del canile di provvedere con urgenza all’applicazione dei microchip identificativi a tutti i cani che ne erano sprovvisti, al fine della registrazione all’anagrafe canina, ed è stato chiesto al sindaco di disporre il successivo trasferimento urgente di tutti gli animali in strutture (canili) autorizzati. Parallelamente la Polizia Municipale rilevava una serie di strutture abusivamente realizzate al servizio del canile e procedeva al loro sequestro e denuncia dei responsabili del canile.