Gioco d’azzardo: a Lucca ogni famiglia spende 3.700 euro

In un anno sono andati in fumo 624 milioni di euro

Battaglia contro le slot

Battaglia contro le slot

Lucca, 12 dicembre 2017 - E' sempre più emergenza azzardo in provincia di Lucca, come del resto in Italia e in Toscana, dove nel 2016 dati dei Monopoli alla mano si è azzardato per 5,8 miliardi di euro. Nel 2016, nella nostra provincia, sono stati mandati in fumo, attraverso il gioco, ben 624 milioni di euro. Ogni famiglia della provincia di Lucca (168.984 sono secondo i dati Istat 2016) spende 3694 euro l’anno, ovvero 307 euro mese nel ‘tentar la sorte’, 1600 euro a persona. Cifre drammatiche, fornite dalle senatrici del Movimento 5 Stelle Laura Bottici e Sara Paglini.    «Ogni Comune della provincia di Lucca – scrivono le due parlamentari – approvi e renda subito operative la delibere no-slot-vlt per limitare orari e fissare distanze dai luoghi sensibili e si abolisca immediatamente la pubblicità, iniziando con delibere comunali per quanto di competenza municipale e la prossima legislatura al primo punto metta l’abolizione della pubblicità legge fermata dai renziani, nonostante il Senato nel 2015 ne avesse votato l’urgenza». 

E su queste rilevantissime cifre non ingannino le vincite: molto di questo denaro, sostengono le parlamentari, viene poi subito rigiocato (e magari perso) dagli stessi giocatori sempre più colpiti da ‘azzardopatia’ in un vorticoso cane che si morde la coda. Un circuito di denaro che rimane quindi all’interno del ‘circolo dell’azzardo». Con vantaggi per l’erario nell’ordine del 10 per cento del totale. A farla da padrone nella nostra provincia sono le slot classiche e le Videolottery-VLT, le slot elettroniche il cui mercato è in fortissima ascesa. In totale su 624 milioni euro di azzardo oltre la metà è speso in queste due tipologie d’azzardo: 200 milioni di euro nelle classiche slot machines e 171 milioni di euro nelle moderne Videolottery VLT il cui mercato è stato garantito dalle ultime manovre dei governi Renzi e Gentiloni.  

C'è poi il boom dell’azzardo online (‘giochi di abilità’ per la classificazione dei Monopoli) con 67,1 milioni di euro. A seguire le lotterie istantanee come il ‘gratta e vinci’ con 74 milioni di euro. «In questo allarmante quadro – aggiungono Bottici e Paglini – c’è poi il flusso di denaro che viene ripulito dalle mafie anche nelle VLT-Slot-Gioco online formalmente legali che poi si scopre sempre più spesso legate a società legate alla ‘ndrangheta, camorra e mafie. Dai dati che arriveranno dai singoli Comuni della provincia potremo capirne di più. Vanno chieste le giocate anche per zone nella città e se in alcune slot-machines si vedono ‘picchi’ anomali ci sarà più di un sospetto».