E' già massima allerta a Lucca e in Toscana per prossimo il G7

Il summit è lunedì 10 e martedì 11. Forze speciali sorvegliano la città ma si estendono fino a Firenze e alla Versilia dove soggiorneranno politici e staff

Forze speciali antiterrorismo sui tetti

Forze speciali antiterrorismo sui tetti

Lucca, 8 aprile 2017 - Massima allerta a Lucca e in Toscana per l'arrivo già in questi giorni e la presenza il 10 e l'11 aprile dei ministri degli Esteri in occasione del G7. Il protocollo messo in campo dalle forze di sicurezza nazionali in collaborazione con prefettura e forze dell'ordine prevede aree chiuse a tutti tranne che a residenti, commercianti appositamente autorizzati e staff delle delegazioni, monitoraggio con elicotteri e droni sulla città, dentro e fuori dalle mura, forze antiterrorismo in campo con tiratori scelti su tetti, torri, mura e baluardi, sorveglianza del luogo del summit, delle location da visitare e degli hotel che ospiteranno ministri e accompagnatori con mezzi elettronici, ma anche attraverso perquisizioni e controlli discreti, operata comunque a tappeto per non lasciare passare nessun oggetto (né porzione di possibili armi) che possa in alcun modo "offendere". Più o meno il clone, dunque, di quanto si è fatto nei giorni scorsi per il G7 della cultura a Firenze, che ha funzionato alla perfezione (se si esclude la temporanea 'perdita' di un drone in Arno). Con in più la chiusura di tutte le scuole dentro le mura. I controlli saranno estesi fino a Firenze e soprattutto alla Versilia e Forte dei Marmi, dove dovrebbero soggiornare alcuni politici. 

Il G7 sarà, come sempre, occasione per controvertici e manifestazioni, come quella già annunciata dagli antagonisti e anche dai pacifisti. Ma l'appello - visti i tempi già caldi e la confusione che queste manifestazioni, anche quelle più tranquille, generano, richiedendo comunque un dispendio di forze e una distrazione di uomini - è di soprassedere. Sarebbe un segno di responsabilità. Non è detto che venga accolto.

Durante il G7 ci sarà modo di confrontarsi sul tema del terrorismo e delle misure per contrastarlo, quindi della sicurezza e della politica globale "spianando la strada - ha detto un funzionario del dipartimento di Stato americano - al G7 del 26 e 27 maggio a Taormina" al quale parteciperà il presidente Donald Trump. Washington si aspetta che tra i temi in agenda ci siano, ha aggiunto il funzionario americano, "gli sforzi per sconfiggere l'Isis e l'impegno condiviso del G7 su questo fronte". Si tratta infatti della continuazione dell'incontro della coalizione globale che a marzo si è riunita nella capitale americana sotto la presidenza di Tillerson (in quell'occasione il capo della diplomazia Usa e il ministro Alfano erano stati protagonisti di una lunga conversazione). Oltre alla lotta contro il terrorismo, a Lucca si parlerà anche della sicurezza in mare, tema che vede l'Italia in prima linea soprattutto per quel che riguarda i controlli. "L'umanità dell'Italia e la sua leadership all'interno dell'Europa hanno contribuito a definire e gestire la più grande ondata di rifugiati in arrivo sulle coste europee dalla Seconda Guerra mondiale", ha detto un altro funzionario americano in vista dell'arrivo a Lucca del segretario Rex Tillerson, sottolineando che l'Italia è "partner cruciale all'interno dell'Ue nelle attività di ricerca e salvataggio in mare" e lodando il nostro Paese anche per "gli sforzi contro il traffico di esseri umani in risposta alla migrazione irregolare". Perché come suggerisce qualcuno, le prossime minacce terroristiche, o quantomeno qualche braccio armato o scheggia impazzita, potrebbe anche arrivare dal mare, mescolato ai profughi.  

Sul tavolo delle discussioni programmate per il G7 ci sono poi naturalmente la Siria (specialmente dopo il lancio di missili Usa contro una base aerea siriana in risposta all'attacco chimico che Washington crede sia firmato dal regime Assad), ma pure Iraq, Libia, Russia, Ucraina e Africa. I ministri degli Esteri del G7 parleranno anche di non proliferazione e controllo delle armi, "con particolare riguardo alla Corea del Nord e all'Iran". Su quest'ultimo punto l'Italia premerà per un rispetto dello storico accordo sul nucleare siglato tra le principali potenze mondiali e Teheran quando alla Casa Bianca c'era Barack Obama.