Crocieristi, ma chi li ha visti? Appena duecento in un anno

«Lucca è solo la terza scelta per le escursioni in Toscana»

MORDI E FUGGI Spesso la visita di Lucca  è associata  a quella di Pisa

MORDI E FUGGI Spesso la visita di Lucca è associata a quella di Pisa

Lucca, 21 maggio 2017 - SUL SITO internet di Royal Caribbean vengono magnificate le «affascinanti strade» di Lucca. Norwegian Cruises promuove invece la città «quasi perfettamente conservata dentro le alte Mura, con le sue torri medievali e le quasi 100 chiese». Escursioni pensate ad hoc, dai giganti delle crociere, per trasportare turisti dal porto di Livorno fin sotto la Torre Guinigi. Ma Lucca trae davvero benefici dal business dei crocieristi? Verrebbe da rispondere no, almeno stando a guardare la fredda logica dei numeri. Costa Crociere, di certo non l’ultima arrivata del settore, in un anno ha soddisfatto appena duecento richieste di viaggiatori che, una volta sbarcati a La Spezia dalla Costa Diadema, hanno scelto Lucca per un’escursione. Va peggio ancora se si prendono in esame gli attracchi e il movimento-passeggeri di un altro operatori tra i più gettonati, ovvero Msc Crociere: nel catalogo dell’offerta durante le soste che le imbarcazioni effettuano a Livorno, l’escursione a Lucca non è nemmeno prevista.

VA FATTA qualche debita precisazione: la Costa Diadema attracca a La Spezia, punto di partenza verso la Lucchesia, soltanto otto mesi l’anno, una volta a settimana, e mai d’estate; con la bella stagione la rotta (che comprende anche Barcellona e Marsiglia) devìa sulla Sardegna. Duecento arrivi a Lucca, su un potenziale di quasi 100mila viaggiatori (considerando che ogni nave contiene circa 3mila passeggeri) sono oggetivamente una goccia in mezzo al mare, briciole rispetto ai «lauti pasti» che si concedono Firenze e Pisa, quelle sì mete ambite dai naviganti una volta toccata terra: «Lucca – spiegano da Costa Crociere – è una terza scelta rispetto a Firenze e Pisa». Eppure l’armatore è soddisfatto dell’andamento della destinazione: «Non è da molto che la proponiamo e nel nostro settore ci vuole un po’ di tempo per consolidare una nuova escursione. La cosa interessante è che si tratta non solo di italiani ma in maggioranza di francesi e spagnoli. Il feedback ricevuto sulla destinazione è sempre stato molto alto e bisogna tenere presente il ritorno di immagine che la città ha: l’escursione viene comunque pubblicizzata in tutti i nostri cataloghi».