Il maxi condizionatore al Giglio, pagato 200mila euro e mai acceso

L'impianto installato un anno fa, ma il teatro in estate è rimasto chiuso

Il teatro del Giglio (foto Alcide)

Il teatro del Giglio (foto Alcide)

Lucca, 20 ottobre 2016 - «Grazie al nuovo impianto di aria condizionata, il teatro potrà essere utilizzato anche nel periodo estivo, contribuendo quindi a migliorare l’offerta culturale cittadina»: così parlò il sindaco Alessandro Tambellini oltre un anno fa, nell’incontro con la stampa dentro il Teatro del Giglio, dove erano appena terminati i lavori di ristrutturazione dopo un lungo tira e molla sugli interventi da effettuare nell’ambito dei progetti Piuss. Era il 21 settembre 2015. E tra i lavori fiore all’occhiello della ristrutturazione c’era proprio l’impianto di condizionamento, un intervento da 196.265 euro. Un appalto vinto dalla Angelo Impianti Srl di Lucca, tra le ditte più qualificate nel settore. Altre informazioni sull’appalto non sono più disponibili, visto che il Comune di Lucca, caso raro, quasi unico, in Italia, secreta i documenti dopo i 15 giorni di affissione all’albo pretorio.

Solo i consiglieri comunali possono liberamente accedervi. Chiamatela trasparenza. Quello che invece è chiaro come il sole è il numero di volte che l’impianto, a distanza di 13 mesi dal suo completamento, è stato utilizzato. Zero. Avete letto bene: zero volte. Virgola zero. L’impianto che doveva dare nuova linfa, e denaro, a un Teatro del Giglio aperto praticamente tutto l’anno, è al palo. L’oasi dove potersi rinfrescarsi e assaporare cultura durante la calura estiva è, per ora, solo un miraggio. L’impianto è pronto, regolarmente collaudato, mai utilizzato. Per un motivo semplice: nei mesi estivi del 2016 il Teatro è stato chiuso. Dunque l’impianto è rimasto inutilizzato, come conferma Angelo Battaglia, amministratore unico della Angelo Impianti che ha anche in gestione la manutenzione.

«Il condizionatore, collaudato e messo in funzione regolarmente, non è mai stato utilizzato – spiega – perché non c’è stata attività nei mesi estivi. Sino a maggio è stato sufficiente il ricambio d’aria. Per il 2017 sono però previsti spettacoli estivi». Per ora, 195mila euro non certo spesi proficuamente. Come comprare una macchina e metterla in garage. Con l’aggravante che il costo, in termini di consumo energetico, per portare l’ambiente da 40 a 25 gradi, rischia di essere salato nel caso che occasionalmente si accenda l’impianto. Il risparmio energetico prende forma solo in presenza di un impiego costante. Delle due, l’una: o il numero degli spettacoli estivi sarà elevato, oppure la spesa elettrica sarà salata. Bel dilemma, che quest’anno è stato risolto non aprendo mai il teatro nei mesi caldi. A costo energetico zero. Salvo i 195mila euro.