Un lucchese a tutto rock in Cina

Francesco "Frank" Chelini, di S.Anna, votato come il miglior chitarrista

Francesco "Frank" Chelini

Francesco "Frank" Chelini

Lucca, 12 dicembre 2016 - Il re della chitarra, nella Cina meridionale, parla lucchese. Francesco «Frank» Chelini, 50 anni di S.Anna, è stato infatti eletto nei giorni scorsi come miglior chitarrista assoluto a Guangzhou, in un grande festival che ogni anno raccoglie le migliori band rock da varie parti del mondo. A incoronarlo è stata una giuria composta da musicisti americani e inglesi che scrivono su varie riviste del settore. E così «Frank» e i suoi «Revolution» sono finiti in copertina. Uno stile caldo, aggressivo e tecnicamente straordinario che ha conquistato tutti. La storia di Francesco è davvero singolare. Ha lasciato Lucca nel 2005 per lavoro, trasferendosi nella Cina del Sud a Shenzhen, provincia del Guangdong, città di fronte a Hong Kong. L’azienda milanese per cui lavora (che si occupa di accessori per cellulari e tablet) lo tiene impegnato come manager nelle start-up degli uffici aperti in questa zona.    Ma la sua grande passione è la musica. A Lucca aveva avuto esperienze con il gruppo «Shining Fury», poi dal 2006 al 2010 ha suonato in locali cinesi, con crescente successo, nonostante la difficoltà di conciliare lavoro e musica. Poi nel 2011 ha messo in piedi una band con tutti elementi italiani: «Revolution».    «Il nostro obiettivo – racconta Francesco Chelini – era solo passare dei fine settimana suonando in sala prove. Poi per caso il titolare del locale dove suonavo ci chiese se avevamo voglia di riempire il buco lasciato dalla band residente la domenica sera. E’ stata la nostra occasione. Ci siamo fatti conoscere e altri locali ci hanno richiesto a Dongguan. Poi nel 2012 siamo stati invitati come headliner ad un grosso Festival di musica internazionale a Guangzhou, città di oltre 20 milioni di abitanti».   «E’ stato un crescendo – racconta Francesco –. Ci siamo esibiti anche a Hong Kong e Macao. Stiamo suonando in tutti i locali più quotati frequentatissimi da stranieri e da poco sono diventato lo sponsor di un marchio di chitarre, “Shamana”. Ho avuto anche la fortuna di suonare con uno dei batteristi più quotati del momento Marco Minnemann, che ora è in tour con Joe Satriani. Qui in Cina il rock va alla grande. Una sera abbiamo avuto l’onore di avere tra il pubblico il general manager del marchio di chitarre Ibanez».   «Con i Revolution suoniamo prevalentemente rock. Abbiamo iniziato come cover band, dandoci dentro a testa bassa senza mai mollare, considerando che ogni componente ha la sua vita e il lavoro da portare avanti. Il nostro obiettivo per il 2017 è suonare in grossi Festival cinesi, trovare un’agenzia musicale seria che ci segua e porti il gruppo in ambienti più professionali, avere un’esposizione maggiore nei locali di città come Bejing e Shanghai, abbiamo già contatti per altre nazioni asiatiche quali Filippine, Vietnam, Tailandia. Adesso siamo in studio di registrazione per la realizzazione del primo cd e suoniamo canzoni scritte da noi».