Trasloco ambulanti, caos in Comune: ancora flop per le assegnazioni

Folla invelenita: "No alle Tagliate". E interviene la polizia municipale

Gli ambulanti protestano in Comune

Gli ambulanti protestano in Comune

Lucca, 8 dicembre 2016 - Un caos durato tre ore, su una giostra surreale di equivoci, telefonate incrociate all’assessore Lemucchi («ha detto di stoppare», poi no, al contrario, «ha detto di procedere»), e tanta, tantissima rabbia dei 130 operatori ambulanti dello storico mercato di via Bacchettoni. Sempre più compatti nel dire «no» al trasloco: almeno un centinaio promuoveranno un’azione legale di “rinforzo” nel ricorso già avviato al Tar. L’avvocato c’è, Diletta Simonetti, anche lei presente ieri a Palazzo Santini dove è andato in scena il secondo tentativo – anche questo a vuoto – di assegnazione dei posti del mercato nella nuova sede di piazzale Don Baroni, area Tagliate. Per Confesercenti c’era Valentina Cesaretti, per Confcommercio Nicola D’Olivo e Vittorio Bini. Gli animi si sono scaldati quasi subito, e presto è arrivata anche la polizia municipale.

«Quella cartina non rispecchia la realtà – hanno accusato gli ambulanti – , non l’avete messa neanche on line». «L’abbiamo attaccata una settimana fa vicino all’ascensore», si sono difesi i dipendenti comunali. «Manca ancora lo spazio minimo tra un banco e l’altro: dovrebbe essere un metro e venti e invece è meno di un metro», hanno tuonato dalla platea. Ma soprattutto, secondo gli ambulanti, mancano i presupposti di sicurezza igienica, per paradosso gli stessi per cui vengono sfrattati dalla sede storica cittadina. «I banchi alimentari saranno quasi tutti vicino alla tensostruttura della Croce Rossa. I bagni non sono stati completati, parlano di servizi chimici aggiuntivi. Quello che ci aspetta, in più, sono gli stessi problemi lamentati dai giostrai: affari che calano, perchè le famiglie se ne stanno alla larga, gli extracomunitari che fanno la questua, che urinano dove capita. E’ già un’impresa far quadrare i conti oggi, come ci vogliono ridurre? Questa è la nostra vita, non è un giochino».

Eppure ieri a fronteggiare la folla invelenita non c’era l’ombra di un dirigente comunale, mentre l’assessore era in commissione per Gesam, e comunicava per telefono quando con i referenti delle cooperative, quando con i dipendenti. Alla fine l’ordine è stato procedere. Ma gli ambulanti hanno fatto muro. La prima ad averne diritto non ha scelto la nuova postazione, e di seguito gli altri, a chiamata, hanno risposto «sceglierò solo dopo di lei». Tutto rinviato a mercoledì. Anche il trasloco, prima annunciato per dopo Natale, potrebbe scivolare almeno a fine gennaio. E un punto che resta marchiato a fuoco: «Ad oggi – è il passaggio della lettera di Confesercenti all’assessore e al dirigente Prina – gli ambulanti non hanno avuto rassicurazione pubblica in merito alla petizione da loro presentata, che faceva riferimento alla vicinanza del centro accoglienza turistica della Croce Rossa e alla esposizione a una zona soggetta a grande traffico automobilistico, ritenuta di grave danno per la loro salute».