Campone, divieto di accesso ai cani. E sui social divampa polemica

A due giorni dalla sua riapertura per iniziativa di un'associazione sportiva è già "calda" la discussione sullo storico impianto sportivo

L'ingresso del campone

L'ingresso del campone

Fornaci (Lucca), 22 maggio 2017 - Ha aperto da appena due giorni il Campone di Fornaci, la grande e storica area sportiva che è stata rimessa a nuovo e recuperata all’oblìo dall’iniziativa di volontariato del Judo Club Fornaci, suscitando soddisfazione in tutta la comunità fornacina, eppure è già tempo di accesa discussione attorno all’area… La decisione dell’organizzazione del nuovissimo Circolo sportivo di vietare l’accesso ai cani non è andata giù a qualche proprietario di cani ed animali. Tutto nasce da un post pubblicato sulla pagina Facebook “Sei di Fornaci di Barga…” dove si chiedeva che si giudicava corretta o meno la decisione. I commenti, in negativo e in positivo, in chi era d’accordo ed in chi no, si sono susseguiti a decine ed il dibattito ha anche scatenato una azzardatissima analogia storica, su quando l’ingresso, tanti anni fa, era riservato ai soli impiegati dell'allora Metallurgica e non agli operai. Altri tempi quelli, che fanno parte del passato, e che sicuramente niente hanno a che vedere con questo regolamento. 

“Capisco che se ne discuta, ma non abbiamo  niente contro i cani e contro alcun animale – è stata la risposta che ci ha dato il presidente del Judo Club Fornaci, Ivano Carlesi –solo una scelta presa dal consiglio direttivo per salvaguardare l’area dal punto di vista igienico-sanitario. Questa è un’area frequentata da mamme e da bambini piccoli ed abbiamo ritenuto che proprio per questo dovessero essere eliminati tutti i possibili rischi legati ai bisogni dei nostri amici a quattro zampe. Vista anche la presenza di un campo da beach volley in sabbia e di un grande prato dove già in questi giorni i bimbi piccoli stanno giocando. La nostra dunque solo una decisione dettata dal voler garantire la sicurezza ed in questa, lo ribadisco, non c’è nessuna recriminazione nei confronti degli animali”.