Campo di Marte, sì ad appartamenti. Ma non negli edifici ex ospedale

Il cambio di rotta per far cassa, però, continua a far discutere

L'ex ospedale di Lucca

L'ex ospedale di Lucca

Lucca, 4 dicembre 2016 - Campo di Marte, ecco il balletto del riferimento di legge. Presente. Tolto. Rimesso. E’ il destino dell’ennesima revisione della controdeduzione degli uffici comunali alle osservazioni della Regione Toscana in merito al Piano Strutturale, che mirano a inserire nella zona dell’ex ospedale la possibilità di sviluppare edilizia residenziale privata, ovviamente allo scopo di far crescere il valore dell’area di proprietà della Usl. A annunciare il cambio di rotta, con il reinserimento del riferimento alla legge 67/1988 (che garantisce la prioritaria individuazione di funzioni di uso pubblico per gli spazi e gli immobili che avevano in precedenza funzione sanitaria e che sono stati dismessi) è stato lo stesso presidente della commissione Urbanistica Lucio Pagliaro. Resta comunque il riferimento alla possibilità, come nei desiderata della Regione, di garantire spazi per l’edilizia residenziale privata, sia pure «in forma minimale», come chiarito nei giorni scorsi dall’assessore Mammini.

Quello che verrà garantito, questa la linea del Comune, è che gli appartamenti non saranno negli edifici dell’ex ospedale, che resteranno invece a destinazione pubblica. Ma il cambio di marcia sul riferimento alla legge 27/1988 è di quelli che fa rumore. Soprattutto se si pensa alle polemiche scoppiate in questi giorni, alla notizia della sua eliminazione, proprio come richiesto dalla Regione, che a agosto, nel testo delle osservazioni scriveva, per mano di un suo funzionario: « Si evidenza che il riferimento all’articolo 20 della legge 67/88 appare non del tutto chiaro, e forse non opportuno». Non opportuno, perché questo richiamo, come detto, porta direttamente a ribadire l’uso esclusivamente pubblico del vecchio nosocomio.

Un ostacolo per le intenzioni del governatore Rossi, che mira a recuperare in qualche modo i 23 milioni di euro per la costruzione del contestatissimo ospedale San Luca.Ma il funzionario regionale, nel solito documento, lamentava come l’assenza «di una seppur minimale possibilità realizzativa di residenza privata poteva forse facilitare il processo di valorizzazione-alienazione del complesso da parte della Usl». Detto, fatto. Ecco la variazione servita nel piatto del Piano Strutturale. E le inevitabili polemiche.