Aggressione al Bruton: definitive le condanne per tre giovani estremisti di destra. La polizia cerca il terzo aggressore

Svolta giudiziaria per l'aggressione ad un giovane da parte di tre giovani di estrema destra

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Lucca, 7 luglio 2015 - La polizia ha dato esecuzione alle condanne definitive per l'aggressione del 10 maggio 2010 nei pressi del pub Bruton di San Cassiano di Moriano. Il 3 luglio 2015 la Corte di Cassazione infatti ha rigettato i ricorsi presentati da tre giovani di estrema destra, imputati, insieme ad un quarto (la cui posizione era stata stralciata a seguito della scelta del rito abbreviato) per l’aggressione del 10 maggio 2010 presso il Pub “Bruton” di S.Cassiano di Moriano. Quella tragica notte, Sascka Lazzareschi aveva riportato un gravissimo trauma al bulbo oculare sinistro, con una prognosi iniziale di 150 giorni e con la successiva perdita totale della vista da quell’occhio.

A seguito della pronuncia della Cassazione sono state, quindi, confermate le condanne emesse dalla Corte d’Appello di Firenze, ossiadi 8 anni di reclusione per uno e di 7 anni e sei mesi di reclusione per gli altri due. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca – Ufficio Esecuzioni Penali, ha emesso, quindi, ordine di esecuzione per la carcerazione nei confronti dei tre noti estremisti di destra. I due giovani raggiunti dalla condanna a sette anni e mezzo di reclusione, nella mattinata di ieri, si sono presentati presso gli uffici della Questura di Lucca e, dopo le formalità di rito espletate dalla  Divisione Anticrimine e dalla Digos, sono stati associati presso la locale Casa circondariale S.Giorgio per scontare la pena prevista. I due sono difesi dall'avvocato Alberta Cagnacci di Lucca.

La polizia sta attivamente ricercando il terzo, condannato alla pena più elevata in quanto, a seguito delle indagini condotte, è risultato essere il responsabile del gesto, concretizzatosi nel lancio di un bicchiere, che ha cagionato una lesione gravissima al giovane Lazzareschi. La terza persona è difesa dall'avvocato Roberto Pellegrini di Empoli.