Bar sulle Mura: «Ok le autorizzazioni». Ed è mistero sulla multa

Per l'organizzazione è tutto regolare

Il bar estemporaneo

Il bar estemporaneo

Lucca, 26 settembre 2016 - Che la festa con finalità benefiche sul piazzale del Caffè delle Mura sabato sera, con protagonista il dj Riccardo Cioni e la musica anni ’70-’80, abbia avuto successo, non c’è dubbio. Un evento tra l’altro in collaborazione con la Croce Rossa dal titolo «Per Amatrice» ed a cui hanno preso parte circa 3mila persone. Ma dopo la polemica da parte della società che gestisce il «Caffè delle Mura» prima e di Confcommercio dopo per il bar estemporaneo operativo solo per la festa e comparso sul piazzale antistante il «Caffè», adesso l’episodio si arricchisce di nuovi particolari. Secondo gli organizzatori infatti, ci sarebbero state da giorni tutte le autorizzazioni necessarie allo svolgimento dell’evento, e la «Scia» (autocertificazione di inizio attività) per la somministrazione di bevande sarebbe stata presentata nei tempi di legge. Non solo.

Anche la presunta multa da 5mila euro, in realtà, secondo gli organizzatori non sarebbe stata elevata. Ma merita fare un passo indietro. Sabato sera si è tenuta sul piazzale del «Caffè delle Mura» la festa di fine estate caratterizzata anche dalla solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto: protagonista, dj Cioni e la musica anni ’70-’80. Il problema è nato quando è comparso, sul piazzale, un bar estemporaneo. La società che gestisce il «Caffè delle Mura» ha così segnalato la situazione all’Opera delle Mura e al Comune inviando a Palazzo Orsetti una lettera di diffida.

Il problema? Nessuno sembrava aver esplicitamente autorizzato l’attività di somministrazione del nuovo bar a «servizio» della festa. La stessa Confcommercio si è mobilitata dichiarando che «c’era qualcosa che palesemente non tornava e per questo abbiamo fatto pressione in Comune per verificare la situazione - dichiarava il direttore Rodolfo Pasquini – . Occorre distinguere tra l’autorizzazione a occupare una certa quantità di suolo pubblico per una festa, e il fatto di usarne una porzione per la vendita e la somministrazione, per la quale esistono specifiche regole. Due cose ben diverse». Da qui sarebbe scattato nel pomeriggio di sabato un sopralluogo dei vigili urbani ordinando lo smantellamento del bar che non aveva l’autorizzazione per la somministrazione di cibi e bevande. Ma da parte del titolare la risposta sarebbe stata: «non se ne parla proprio, pagherò la multa».

Anche qui c’è mistero. Perché in realtà da parte degli organizzatori viene precisato che le autorizzazioni necessarie allo svolgimento della serata c’erano eccome: non solo la «Scia» sarebbe stata presentata nei tempi, ma non ci sarebbe stata nemmeno la multa da 5mila euro. Non la pensano così però in Comune dove si conferma invece che in settimana era partito il diniego a somministrare bevande sulle Mura, mentre la festa era regolarmente autorizzata.