Bottiglie e lattine dopo il ballo. «E noi facciamo piazza pulita»

Bagni di Lucca, volontari eliminano i «residui» della serata

Il gruppo dei volontari che spontaneamente ha tolto dalla piazza i residui della notte brava con 1500 persone fra musica danze

Il gruppo dei volontari che spontaneamente ha tolto dalla piazza i residui della notte brava con 1500 persone fra musica danze

Bagbi di Lucca, 3 luglio 2017  - Un gran successo di pubblico, con polemica del giorno dopo, ha caratterizzato la serata di musica e ballo nella piazza del Circolo dei Forestieri nel capoluogo di Bagni di Lucca. Sabato sera, lì si teneva il battesimo dell’associazione La Villa, che aveva organizzato la manifestazione, come debutto della sua attività. Sul palco il dj Marco Bresciani, che ha fatto ballare fra residenti e turisti, si stima almeno 1500 persone. In piazza o nell’isola pedonale si poteva consumare la cena sotto le stelle, mentre i bar del centro erno affollatissimi.

La soddisfazione per la buona riuscita dell’evento è durata solo per una notte, perché già ieri mattina si è dovuto fare i conti con la polemica, scoppiata sul web. Alcuni cittadini, infatti, hanno scattato fotografie alla piazza del Circolo che si presentava sporca per i rifiuti, bottiglie e cartacce lasciate a terra la sera prima. Le foto sono stato pubblicate su alcune pagine Facebook, puntando il dito contro gli organizzatori della serata e, da parte di qualcuno, non sono state risparmiate allusioni critiche nei confronti dell’amministrazione comunale, che aveva patrocinato l’evento.

E’ scattata però la reazione di alcuni cittadini, di ogni età, che, armatisi di ramazza e pattumiere, e di buona volontà, hanno provveduto, in un paio di ore, a spazzare e ripulire tutta la piazza. Fra i volontari anche Anna Paolinelli, presidente della neo associazione organizzatrice della manifestazione, che ha commentato: «Abbiamo portato così tanta gente a Bagni di Lucca come da tempo non vedevamo. Grazie al pubblico e agli sponsor locali, grazie anche a giovani che hanno lavorato al chioschetto vendendo prodotti e raccogliendo fondi per la festa. Quello che ancora una volta stentiamo a comprendere sono le polemiche strumentali tirate in ballo dai soliti denigratori di professione. La risposta della gente, per tacitarli, è stata comunque immediata, edificante ed intelligente: è così che bisogna fare».