Badanti, spesa doppia. Ferie e sostituti: salasso d'agosto

Sempre più famiglie rinunciano all’assistenza

Badanti

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Lucca, 5 agosto 2017 - «Il vecchietto dove lo metto, dove lo metto non si sa», cantava Domenico Modugno. Un motivetto orecchiabile che dietro a un testo semplice semplice nasconde una grande verità: è d’estate che la gestione degli anziani diventa più problematica. E il caldo, a volte, non è nemmeno il peggiore dei mali. Tante famiglie, che affidano alle badanti la cura dei propri cari non più autosufficienti, si ritrovano a fare i conti con le ferie degli addetti all’assistenza. A quel punto le alternative sono due: rimboccarsi le maniche e «inventarsi» badanti in prima persona, oppure allargare i cordoni della borsa.

"Una sostituzione di un mese – spiega Giuseppe Di Vita, presidente della cooperativa Toscana Care, che in città opera con il centro Primassistenza Lucca – può arrivare a costare fino a 2mila euro se il servizio richiesto deve coprire un’assistenza di 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per un mese intero". Tra contributi e spese varie, insomma, serve una buona pensione per potersi permettere una figura qualificata che prenda temporaneamente il posto della badante ‘fissa’. "Ma la cifra – aggiunge Di Vita – può scendere a 1500 euro circa se si tiene conto di alcuni parametri: il contratto standard delle badanti prevede un giorno e mezzo di riposo a settimana, se quell’arco di tempo viene coperto da un familiare o una persona di fiducia, si riesce a risparmiare qualche centinaio di euro". Un risparmio che fa gola alle famiglie: "In molti cercano di supplire all’assenza delle badanti dandosi il cambio".

Figli, nipoti a parenti che si improvvisano badanti; e c’è anche chi prende le ferie proprio per dedicarsi all’assistenza degli anziani ‘orfani’ delle collaboratrici abituali.

"Mediamente le ferie durano almeno tre settimane perché le badanti, che siano dell’Est Europa o cingalesi, devono affrontare lunghi viaggi". L’esperienza di Primassistenza insegna che la gran parte delle badanti arrivano da Romania, Ucraina o Moldavia "ma diverse famiglie, a Lucca, si sono trovate bene con persone provenienti da Sri Lanka o Senegal. L’età media è tra i 40 e i 55 anni, quasi sempre (più o meno nel 90% dei casi) ci vengono richieste figure di sesso femminile, ritenute più adatte a gestire la casa. Agli uomini si ricorre specialmente quando all’assistente è richiesta la patente. Le badanti italiane sono ancora una ‘nicchia’, ma ne abbiamo diverse – conclude Di Vita – che collaborano con noi e i clienti sono sempre molto soddisfatti".