Amii Stewart torna nella dolce Lucca. «Una bomboniera che fa innamorare»

La cantante domenica in San Francesco, celebrando Billie Holiday per l'evento di chiusura del festival Lucca Jazz Donna

Amii Stewart

Amii Stewart

Lucca, 16 ottobre 2017 -  «Venni a Lucca per un Natale, ricordo che la città è molto bella. Comprai dei regalini originali in un negozietto molto carino e soprattutto ricordo il sapore dell’olio d’oliva, davvero buono». Parole di Amii Stewart che oggi, via skype, ha anticipato i contenuti del suo concerto di domenica, nell'auditorium di San Francesco. Un evento da non perdere: stiamo infatti parlando della cantante che ha fatto la storia della musica disco, degli anni ‘70 e ‘80 e che sarà nella nostra città per l’evento di chiusura del festival Lucca Jazz Donna.

Un evento speciale organizzato dal Circolo Lucca Jazz, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, a favore della Croce Verde. «Lucca è una bomboniera. Ci sono stata alcuni anni fa per un concerto al Giglio e me ne sono innamorata». Domenica Amii Stewart presenterà «Lady Day- La Vita Di Billie Holiday» con Giovanni Tommaso al contrabbasso, Rita Marcotulli al piano e Alessandro Paternesi alla batteria. «M’impegno sempre con grande attenzione in preparazione di un concerto – ha esordito Amii Stewart - lavorare con questi giovani di grande talento mi fa particolarmente piacere, soprattutto nel contesto di questa interessante rassegna jazz dedicata alla donne. Amo particolarmente il repertorio di Billie Holiday, sono passati quasi 10 anni da quando ho fatto il musical su questa splendida cantante ed interprete degli anni ‘30 e vorrei riuscire a ricreare l’atmosfera di allora».

Amii, che parla un ottimo italiano, ha stretto nel tempo un forte legame con l’Italia: «Negli anni’70 venivo qui per la musica dance quasi due volte al mese -racconta - Non volendo restare intrappolata in quel genere di musica, cercavo una casa discografica che mi desse la possibilità di cambiare l’ho trovata in Italia, dove ho lavorato con personalità come Morandi ed Ennio Moricone». In merito alle nuove interpreti femminili della musica Amii non si esprime: «Le vite sono tutte diverse – dice sorridendo – nella musica quello che funzionava per me, oggi magari non ha più senso. Trovo difficile rimproverare qualche cosa a qualcuno, perché non mi piace giudicare. Certo ci sono grandi artisti che hanno tanto da dire e che da 30/40 anni sono sulla cresta dell’onda: penso a Sting, a Stevie Wonder o Bjoncee».   Si dice poi poi emozionata di poter dar voce ad una grande cantante come è stata La Holliday: «Il jazz è la musica in cui mi riconosco, che ha unito i bianchi i neri, i verdi i gialli, ha unito tutto il mondo. E’ stato uno dei primi stili musicali, come oggi lo è il rap, che ha attraversato le barriere razziali».