Allarme vaccini, mancano all'appello oltre trecento bimbi

Ecco tutti i dati a Lucca

Vaccini

Vaccini

Lucca, 23 maggio 2017 - Da 200 A 300 vaccini in più ogni anno. Ecco l’effetto immediato del nuovo decreto in Lucchesia: scatta l’obbligatorietà per chi- e si tratat di oltre duecento bambini appunto - finora sfuggiva alle «maglie» dell’esavalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B) o dell’anti-morbillo.  Si tratta, in totale, di quattro vaccini che diventano obbligatori e che fanno scudo contro 12 tipologie di malattia. 

Senza, non sarà più possibile accedere al sistema scolastico nella fascia di età zero-sei anni, quindi asili nido e materne. Dopo i sei anni di età, andrà presentato ogni anno il certificato vaccinale e se i genitori si rifiutano sono previste sanzioni da 500 a 7.500 euro e la segnalazione al Tribunale dei Minori per la sospensione della potestà genitoriale. Linea dura, dunque, per tentare di recuperare la cosiddetta «immunità di gregge» e per mettere al riparo anche chi il vaccino non lo può fare, perchè gravemente ammalato, o chi è ancora troppo piccolo per poterlo ricevere. O chi è adulto e rischia un «ritorno di fiamma» ancor più pericoloso, soprattutto in caso di gravidanza. 

A Lucca le percentuali di copertura vaccinale sono buone ma migliorabili, sopratutto per quanto riguarda il morbillo, malattia esantematica che può avere effetti pesanti soprattutto tra gli adulti. E che in effetti negli ultimi tempi è riaffiorata. Per il morbillo a Lucca non si sfonda il muro dell’88%: circa il 12% risulta assente «ingiustificato». 

L’appello scatta in via obbligatoria con il decreto predisposto dal Consiglio dei Ministri. Si tratta di «richiamare all’ordine», per morbillo-rosolia-parotite, circa 210 bambini ogni anno, che finora non rispondevano all’invito. Numeri che moltiplicati nel corso degli anni fanno una bella percentuale di popolazione: in cinque anni, il tempo in cui viene somministrata la doppia dose del vaccino del morbillo, sono oltre mille i bambini del territorio che rappresentano un buco nero. A livello di Asl di area vasta per il vaccino esavalente (antidifterite-tetano-pertosse-poliomielite-epatite B- emofilo) che va iniziato dal terzo mese e completato con la terza dose all’anno di età, le coperture sono di poco inferiori al 95%: ciò significa che su cento bambini 5 non sono vaccinati. 

I dati spiegano il motivo per cui quest’anno anche nell’Azienda Asl Toscana Nord Ovest la diffusione del morbillo è stata importante. L’aumento dei casi è quindi dovuto al fatto che negli anni si sono accumulati molti soggetti non vaccinati (per lo meno 1.650 all’anno, sempre distribuiti tra la nostra provincia, Pisa, Livorno e Massa) tra i quali la malattia si è diffusa colpendo non solo i bambini ma anche molti giovani adulti non vaccinati.