Lucca, 1 maggio 2014 - Parte martedì 6 maggio con «La Nazione» la nuova iniziativa editoriale intitolata «L’Antologia della Lucchesità», a cura di Giampiero Della Nina. Da Lucca alla Piana passando per la Garfagnana, un viaggio alla scoperta di proverbi e tradizioni della nostra terra raccontata in 21 schede, ciascuna delle quali riporta un aneddoto, un’usanza o un proverbio. In regalo ai lettori con la prima uscita intitolata «Santa Croce: quando la Luminara era un obbligo», ci sarà anche l’elegante raccoglitore. Si tratta di un percorso suggestivo alla scoperta di quell’insieme di modi di fare e di pensare, credenze e superstizioni, usi e costumi che vengono tramandati di generazione in generazione. Un libro da conservare che ci riporta alla memoria un grande bagaglio culturale e popolare che è il tratto distintivo della nostra identità.

A presentare l’iniziativa, realizzata in collaborazione con Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam gas e luce, la concessionaria Lucar Bmw, Mini e Toyota, Confcommercio e Noi Tv, c’era il direttore de «La Nazione» Marcello Mancini: «Qui si respira un’energia che proviene direttamente dall’aura della lucchesità - sono le sue parole - . Ho avuto il piacere di lavorare anche nella redazione di Lucca e devo confessare che al passaggio della processione della Santa Croce si prova un trasporto emotivo unico e indimenticabile. L’attaccamento dei lucchesi alle proprie tradizioni mi ha sorpreso anche nelle sue mille espressioni, una su tutte la passione per le radici e i valori della famiglia che l’associazione dei ‘Lucchesi nel mondo’ esporta con grande forza. La nostra storia, della quale le tradizioni popolari fanno parte a buon diritto, da sempre anima le cronache de ‘La Nazione’. Il giornale è profondamente radicato a livello locale e, mai come in questo caso, possiamo dire che la tradizione de ‘La Nazione’ è la tradizione di Lucca».

Scritta da Giampiero Della Nina, appassionato e grande esperto della nostra cultura popolare, «L’Antologia della Lucchesità» è figlia di un minuzioso lavoro di ricerca e conta 21 schede per un totale di 40 testi che i lettori riceveranno in omaggio insieme al giornale ogni martedì, mercoledì, giovedì e venerdì. «Giampiero Della Nina ha collaborato già alle iniziative speciali de ‘La Nazione’ di Lucca - precisa il caposervizio Remo Santini - : ricordiamo il ‘Dizionario dei modi di dire’. E’ inoltre un nostro collaboratore e tiene una rubrica molto seguita che esce il martedì dedicata, appunto, alle tradizioni lucchesi. Quello che dal 6 maggio andiamo ad affrontare con i nostri lettori è un viaggio alla scoperta dei segreti e degli aneddoti che da secoli disegnano la vita dentro e fuori le Mura, dalla Piana alla Garfagnana». «L’Antologia della Lucchesità» è un’opera senza precedenti e meritoria, perché fa rivivere tradizioni che altrimenti sarebbero a rischio di estinzione. Basta poco per rinfocolare la curiosità che solo all’apparenza è sopita, poiché è intrinseco l’orgoglio di essere nati e di vivere in questa terra. «La mia rubrica settinanale è solo uno spiraglio sulla lucchesità, ma è bastato perché i giovani iniziassero a fermarmi per strada con gli occhi sognanti e desiderosi di sapere di più del loro, del nostro passato - spiega Giampiero Della Nina  - . Ora con questa ‘Antologia’ apro loro un mondo fatto di serenate, di porte da infiorare per le innamorate, di lunghissime veglie a casa la sera e ancora della miracolosa ‘guazza di San Giovanni’. In pratica, la notte del 24 giugno di usava tenere sul davanzale un pentolino con dell’acqua che si usava l’indomani per lavarsi. Era l’elisir, così si narra, per avere una pelle liscia e bellissima. Oppure ancora pensiamo alla vera e propria liturgia - con tanto di ‘copione’ - del momento in cui la sposa entrava per la prima volta in casa dello sposo. Ci si scambiavano proprio queste battute. ‘Socera, son venuta a davvi noia’, diceva la nuora. ‘Tanto te che un’altra’ faceva per tutta risposta la donna che l’accoglieva sulla porta. ‘Ma il rumaiolo resta vostro’, ribatteva la giovane. ‘No, ora passa a te’, per significare il passaggio dello scettro di padrona di casa. Entusiasta anche Pierluigi Masini, direttore marketing della Poligrafici Editoriale: «Dato l’alto potenziale turistico della città di Lucca credo che un’opera di così alto livello culturale meriterebbe una traduzione in lingua inglese per diventare un bellissimo souvenir».

Questa iniziativa è stata realizzata con il contributo fondamentale di alcuni «compagni di viaggio» che si sono appassionati alla causa della cultura popolare come valore da tramandare. «Operiamo sul territorio da oltre 40 anni - dice Giorgio Serafini titolare della concessionaria Lucar Bmw, Mini e Toyota - e la nostra azienda si è sempre distinta per supportare iniziative come questa e rivolte al sociale. Leghiamo volentieri il nostro nome alla valorizzazione del territorio e della sua storia». Gli fa eco Giulio Del Fiorentino, direttore di Noi Tv: «Una raccolta di qualità, intelligente e di sicuro appeal come ogni altra iniziativa che ‘La Nazione’ nel tempo ha realizzato». «Un grazie all’autore Della Nina - conclude il presidente di Confcommercio Ademaro Cordoni, presente anche il direttore Rodolfo Pasquini - che ci conduce con mano sapiente attraverso quella che è la nostra stessa storia. Un vero stimolo all’interessamento verso valori importanti che fanno del bene alla città».
Irene Carlotta Cicora