Lucca, 24 aprile 2014 - Ricucire si può? Il punto interrogativo resta per Pietro Bonino, presidente di Federalberghi Lucca. L’associazione di categoria che fa capo a Confcommercio ha deciso, per polemica, di lasciare l’Osservatorio turistico creato dal Comune di Lucca. La nuova tassa di soggiorno che entrerà in vigore dopo l’appuntamento con i Comics, apre una crepa profonda tra operatori e Palazzo Orsetti e le ultime dichiarazioni di intenti del sindaco Tambellini (per tentare una mediazione) sono apprezzate. Ma in attesa di un riscontro concreto. Qual è il punto che segna lo spartiacque?

Il nuovo metodo di calcolo della tariffa, che si baserà non più sul prezzo della camera ma sulla categoria, e quindi il numero di stelle, della struttura alberghiera. Bonino porta un esempio chiarificatore. «Un albergo a 4 stelle come il mio fa pagare al turista 3 euro a persona - ribadisce -. Nel caso di una coppia sono 6 euro al giorno che, per 4 giorni di permanenza, fanno 20 euro. Una residenza d’epoca, che fa pagare le camere quanto le faccio pagare io, applica una tassa di soggiorno di 1 euro al giorno. La solita coppia per la stessa vacanza dunque in questo caso verserà soltanto 6 euro. Risultato: su ogni camera io, e tutti quelli come me, abbiamo il 5 per cento di differenza. Se questa non è concorrenza sleale…». In realtà il problema, spiega il referente della categoria per Confcommercio, è a monte perché a Lucca il numero delle strutture alberghiere o assimilate è esploso negli ultimi 10 anni – 15 anni e le autorizzazioni sono cadute a pioggia senza tante discriminanti.

«Un errore che ha portato una fioritura incontrollata di strutture al punto che oggi su 170 circa solo 33 sono alberghi. La tassa di soggiorno così come formulata – spiega Bonino – rischia di perseverare in questo errore. E’ inutile che l’assessore Tuccori porti a esempio l’Europa quando parla di questo particolare metodo di applicazione. In Europa tutto è stato gestito diversamente sin dall’inizio, nella maggior parte dei casi il turista si imbatte in alberghi veri e propri. Io ho capito che l’assessore ha il problema di intercettare quel 30 per cento di evasori, ma sarebbe come se il canone Rai lo pagassero solo 2 persone su 3: il Governo che dovrebbe fare, aumentarlo per tutti? Non è un ragionamento che fila». Intanto anche la Confesercenti annuncia di voler abbandonare l’Osservatorio turistico del Comune. «Siamo rimasti delusi su tutta la linea - commenta Andrea Martinelli -. Senza un cambiamento di rotta, non siamo disponibili a continuare a perdere tempo». La risposta dell’assessore Massimo Tuccori è sintetica: «La tassa di soggiorno deve essere formulata in modo da risultare facilmente controllabile. Andremo avanti».