Lucca, 22 aprile 2014 - Ridare vitalità e iniziativa al comune. E per farlo avrà a disposizione una lista fatta di giovani e di volti nuovi. Umberto Sereni sceglie il ponte pasquale per l’annuncio: torna in campo e si candida sindaco a Barga. «Voglio fare quello che ha fatto Renzi a Roma - afferma - con un cambio di stile e un cambio di passo. Ricominciano dove siamo rimasti 5 anni fa. Il comune deve ricominciare a correre». La sua lista si chiama «Con Sereni per Andare oltre» e se la sua intenzione è quella di rilanciare l’attività del territorio e dell’amministrazione, qualche stoccata la lancia nei confronti dell’attuale sindaco Marco Bonini. «Non ha il passo buono per i prossimi cinque anni - spiega Sereni - . Sennò si condanna il comune alla paralisi. Si è campato di rendita sull’eredità mia». A sorpresa dunque, e veramente all’ultimo minuto quando i giochi per le candidature a sindaco sembravano ormai fatti, è arrivata la candidatura a sindaco di Sereni, a capo della lista che aveva proposto come primo cittadino Francesca Tognarelli.

La decisione improvvisa dell’ex sindaco Sereni, come ha spiegato, emergerebbe dall’assoluta mancanza di rispetto da parte di Bonini della disponibilità espressa da Sereni nei mesi scorsi, quando fece marcia indietro rispetto ad una sua candidatura personale, esprimendo il desiderio di condividere il percorso di formazione della lista: «I nomi che sono stati presentati sabato non tengono assolutamente in considerazione il cammino precedente dell’amministrazione comunale - aggiunge - e dimostrano che della mia disponibilità non si è voluto tener conto. Nessuno si è preso la briga di consultarmi. I nomi presentati sabato da Bonini sono stati un chiaro segno di mancanza di rispetto. Di fronte a questo non potevo più stare passivamente ad assistere». L’investitura ufficiale è arrivata la sera di Pasqua con una riunione dei promotori della lista civica, con l’assenso unanime anche dalle componenti di destra della lista, espresse da Mastronaldi e Santini. E con la benedizione, a quanto si sa, delle massime espressioni politiche di centrodestra espresse dalla valle, che evidentemente in Sereni vedono la possibilità di disputare una battaglia forte nei confronti della sinistra barghigiana. Quel che è sicuro è che la temuta spaccatura nella sinistra barghigiana in parte si è riaperta e che il clima politico attorno al prossimo appuntamento elettorale si farà incandescente. «Voglio fare a Barga quello che Renzi ha fatto a Roma - ripete Sereni - . Un rinnovamento di passo, di stile e di personalità. Voglio essere un Renzi barghigiano e se Renzi va bene a Roma, Sereni può andare bene a Barga».