Lucca, 17 aprile 2014 - Missione compiuta. La Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata torna alla città. Completati i lavori di rinforzo del solaio metallico a seguito dei problemi strutturali evidenziati dopo le scosse di terremoto del 2012 e del 2013 ieri mattina c’è stata la presentazione ufficiale e la riapertura formale. «La cosa— ha spiegato l’arcivescovo Italo Castellani — si era presentata nella sua gravità in seguito al sisma del 2013 che aveva portato a rischio il pavimento. Con un immediato intervento di puntellamento, il pavimento stesso era stato messo in sicurezza, ma per un peso di non più di cento persone.

Era dunque necessario un intervento radicale che è stato fatto dalla ditta Nannini sotto progetto dell’ingegner Matteo Pierami, in soli 92 giorni, grazie alla magnanimità della Fondazione Cassa di Risparmio e dell’interessamento del presidente della stessa Arturo Lattanzi». Così il solaio, che copre i resti visitabili di ruderi antichi, è tornato efficiente per tutte le attività. L’ingegner Pierami ha illustrato l’intervento che ha riguardato sia il corpo principale della chiesa, sia il battistero adiacente ed è stato mirato al rinforzo strutturale dell’orditura metallica, contenendo al massimo l’impatto visivo conseguente. Operativamente è stata eseguita la saldatura di molti elementi esistenti e, dove essa non fosse bastata, sono stati inseriti profili metallici aggiuntivi, così da rendere più rigida e sicura la struttura. Oltre all’intervento principale di messa in sicurezza del solaio metallico, in corso d’opera è stato possibile eseguire alcune lavorazioni aggiuntive, senza comunque variare la spesa inizialmente prevista. E cioè ristrutturazione della copertura della navata sinistra, intonacature e verniciature della stessa, riapertura finestrone, sostituzione del pavimento lesionato, sostituzione delle tubature del sottotetto, messa in sicurezza del dipinto trecentesco, ripresa dell’intonaco fine nel battistero, pulizia dalle scritte esterne e della facciata sud, pulizia sagrestia e dell’intera chiesa.

Hanno partecipato alla illustrazione dei lavori oltre al vescovo Castellani, il dottor Arturo Lattanzi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, il rettore dell’Ente chiesa cattedrale don Mauro Lucchesi, Giovanni del Debbio della Gestione ente Chiesa e l’ingegner Matteo Pierami. Era presente un pubblico coinvolto e interessato fra cui il presidente della Provincia Stefano Baccelli. «Appena abbiamo avuto la segnalazione del problema — ha osservato il presidente della Fondazione Cassa, Lattanzi — abbiamo agito subito per risolvere la situazione. La chiesa di san Giovanni ci sta particolarmente a cuore dopo che avevamo contribuito all’inizio degli anni novanta al restauro del battistero e della zona archeologica. Desideravamo che fosse riaperta al pubblico il prima possibile. La Fondazione Cassa di Risparmio, pur essendo di diritto privato, amministra denaro pubblico e questa è stata una buona occasione per far vedere come può agire velocemente sul territorio per il ripristino di situazioni d’emergenza». Da evidenziare, sul fronte della velocità, che il tempo dell’intervento era inizialmente stimato in 103 giorni e invece si è ridotto a 92. L’intervento, finanziato con circa 300mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, è stato progettato e diretto dallo studio DP ingegneria, che si è avvalso dell’impresa esecutrice Nannini costruzioni srl. la chiesa di San Giovanni fa parte del pacchetto di offerta turistica con la chiesa di San Martino e con il museo della cattedrale. Ora potrà ospitare di nuovo anche i concerti di musica lirica.