Lucca, 15 aprile 2014 - La patata bollente adesso è del Comune, che nei prossimi giorni, a stretto giro, dovrà stabilire quante deroghe concedere ai locali della città e periferia che vogliono fare musica nelle serate estive. Il vertice di ieri mattina in Prefettura è servito per fare chiarezza sul chi-come-cosa, di fronte a un regolamento regionale, il numero 2 del gennaio scorso, che fissa paletti precisi. Fermi restando i decibel, di fatto la novità è la limitazione del numero di serate in una certa zona in modo da tutelare il diritto al riposo dei residenti. C’è un ‘pacchetto’ di serate a disposizione del Comune (in gran parte riservate all’evento Summer) e c’è un’altra margherita da sfogliare a disposizione dei proprietari dei locali che ne fanno richiesta, da distribuire equamente nelle varie zone della città.

E in maniera omogenea, è la raccomandazione di Andrea Cordoni, vicepresidente di Fipe Confcommercio, che lancia una proposta e anche una serata dedicata tutta particolare. «Noi siamo disposti a spegnere la musica prima di mezzanotte, in modo che la gente lasci il locale a un orario ragionevole, pur di avere qualche serata in più in deroga rispetto alla ristretta dotazione che dà il regolamento regionale - afferma - . Quindi serate in musica più brevi, ma più frequenti e sempre a patto che ogni esercente si preoccupi immediatamente dopo di ripulire tutto lo spazio antistante da cartacce e bottiglie. Credo che potrebbe essere la base di un accordo di buonsenso con i residenti. La soluzione si trova facendo un passo per uno». Intanto per il 25 sera c’è un appuntamento dal significato tutto particolare. «Nessuna polemica - puntualizza Cordoni - , soltanto il sostegno sereno a una città viva, che tiene per sé i giovani lucchesi senza lasciare che se ne vadano in giro in auto la sera in altre città dove trovano maggior divertimento. Il 25 al nostro ‘Peschino’ in piazza S.Michele inviteremo tutti, giovani e famiglie al completo, per dimostrare che una città vissuta è più bella, nel rispetto di tutti». All’incontro in Prefettura c’era anche il direttore di Confcommercio Rodolfo Pasquini che ha replicato prontamente di fronte alla proposta del direttore dell’Arpat Gaetano Licitra di spostare gli eventi fuori dalla città, magari individuando una sorta di polo della musica e dello spettacolo.

«Il Summer Festival deve restare dentro le Mura - ribatte Pasquini - , c’è voluto tanto per averlo e un eventuale trasloco è fuori discussione». Punto. Gli assessori Giovanni Lemucchi e Francesco Raspini hanno assicurato disponibilità nei confronti dei commercianti, purché nel rispetto della normativa vigente. Punto cardine il Codice di Autoregolamentazione promosso dalla Prefettura di Lucca la scorsa estate, che prevede una serie di comportamenti virtuosi degli esercenti per prevenire disturbi della quiete pubblica derivanti da schiamazzi o anche dal semplice vociare oltre l’orario di apertura.

Al termine dell’incontro, il Vice Prefetto Vicario, Samuele De Lucia, ha annunciato che sul tema a breve saranno convocati in via interlocutoria anche i rappresentanti dei comitati cittadini, che oggi intervengono ufficialmente con una nota. «Le professionali e chiare delucidazioni dell’Arpat circa la nuova normativa regionale non lasciano spazi a dubbi e chi afferma che questo regolamento vieta la musica dal vivo dice una cosa non vera. Chi vuole fare musica dal vivo può farlo tutti i giorni dell’anno e per 24 ore giornaliere se il locale è insonorizzato, requisito necessario. E’ come la cella frigorifera per un macellaio: cosa potremmo pensare se i macellai volessero risparmiare sul costo della cella frigorifera e su quello dell’energia elettrica necessaria per il suo funzionamento?».