Lucca, 12 aprile 2014 - Un tutto esaurito. Con tanto di attesa esterna alla chiesa di oltre 300 persone, che speravano di carpire una foto con il presidente del Consiglio con l’Iphone di ordinanza. Come nel caso di una candidata del Pd di San Miniato, che ne voleva fare il suo manifesto elettorale: «Sarebbe un gran bel colpo per me». Ma il premier, a sopresa arriva da una porta secondaria. Addio manifesto.

Anche Lucca, con la sua tradizionale diffidenza, prova a dare credito al giovane premier che in poco tempo ha snocciolato promesse con tanto di cronoprogramma. L’ultima proprio nella chiesa restaurata dalla Fondazione Crl: «Entro un mese, il 12 di maggio, vediamo di presentare una bozza di decreto sul terzo settore. Senza tavoli, però, quelli li fanno i mobilieri. Poi ci direte e commenterete». L’arrivo dentro una chiesa stracolma di giovani, giovanilisti, ma anche di anziani, è informale: senza cravatta, in jeans e giacchetta. Sul bavero la spilla del Festival del Volontariato. Una stretta di mano ai tanti politici, tutti del centrosinistra, presenti. Tocca a Edoardo Patriarca, presidente del Cnv, fare gli onori di casa, ma Renzi stringe subito la mano al sindaco Alessandro Tambellini, al senatore Andrea Marcucci e al presidente della Provincia, Stefano Baccelli. L’abbraccio però è solo per il sindaco di Porcari Alberto Baccini, bissato a fine intervento da uno con il presidente provinciale Baccelli. Per lui anche una strizzatina d’occhio sui tagli agli Enti: «Mi dispiace per il mio amico e collega Baccelli — sorride Renzi - ma supereremo le Province».

Tutto il servizio completo su La Nazione in edicola il 15 aprile 2014