Lucca, 10 aprile 2014 - «TI FACCIO un buon prezzo. Ti tratto bene. Stai tranquilla. E’ roba buona, con me vai sul sicuro». L’occhiolino al momento giusto ed è fatta. L’animo da venditore navigato corre a braccetto con l’ingenuo gusto del peccato della teenager 14enne. La ragazza è vinta facilmente. Tira fuori il borsello, mette nelle mani dello spacciatore dieci euro e nasconde la dose di marijuana per lo spinello nel reggiseno. Quindi con un’amica entra in classe come se niente fosse. Peccato, però, che la scena sia documentata dai carabinieri del Norm. Scatta il blitz e l’arresto.

PRIMA un passo indietro. Da diversi giorni i carabinieri monitorano un 17enne di origini albanesi. Vive a Capannori con gli zii, si è ritirato da scuola ma ‘bazzica’ gli istituti ogni mattina quasi fosse una missione. Interesse per lo studio? No. Interesse per affari più o meno leciti? E’ quanto pensano i militari che infatti si mettono sulle sue tracce. Così il giovane viene seguito in borghese fino ad un noto istituto cittadino. Sono quasi le otto di mattina di martedì quando il minorenne si avvicina a due ragazzine più giovani. Parlottano un po’ e si scambiano droga e soldi pensando di farla franca. I carabinieri stanno per intervenire quando — a pochi passi — vedono altri due minorenni che armeggiano a dei motorini. La coppia, gira intorno a tre Vespa. Che fanno? Quando i ragazzini sono convinti che nessuno stia guardando, ecco che «staccano» gli specchietti di alcuni mezzi parcheggiati fuori dalla scuola. I ladruncoli, infine, infilano tutto nello zaino e si avvicinano al baby spacciatore lasciandosi alle spalle l’istituto. Il trio se ne va fiero. I militari, però, entrano in azione: «Fermi tutti».
 

I DUE ladruncoli — un lucchese di 15 anni e un sudamericano di 16 — vengono portati in caserma e denunciati. Nella stanza di uno di loro salta fuori anche un tira-pugni. «Ma come vi è venuto in mente di rubare nei motorini?», chiedono quindi i carabinieri. Il peruviano ammette: «Beh, volevo comprarmi la Vespa. E allora mi sono avvantaggiato...». Ben più grave la posizione del baby spacciatore. Lo spinello venduto alla 14enne viene ritrovato durante una perquisizione addosso alla ragazzina che lo aveva nascosto nel decolletè. La giovanissima cerca in qualche modo di giustificarsi ma poi cede e si è prende una bella risciacquata di capo. Il 17enne — invece — è arrestato subito dopo una perquisizione in casa dove vengono rinvenuti altri 15 grammi di marijuana e un bilancino di precisione. I militari, inoltre, accertano — cosa ben più grave — che l’albanese ha spacciato sostanze stupefacenti anche in altri tre istituti cittadini nei giorni scorsi. «Chi mi dà la droga? — ha spiegato ai carabinieri — E’ un regalo di alcuni miei parenti che vivono in Albania». Un’ammissione che però non convince gli investigatori che stanno indagando per arrivare a pesci più ‘grossi’.
 

INTANTO i militari, anche ieri, hanno incontrato i ragazzi della scuola di San Leonardo in Treponzio per alcuni «faccia a faccia» mirati a spiegare i rischi della droga e di internet. prima che sia troppo tardi...
Saverio Bargagna